Il futuro del parco Steat "Monte Cacciù non si tocca"

Il coordinamento ambientalista di Fermo risponde al presidente dell’azienda che pensava a una imminente vendita di quell’area per risanare i conti.

Il futuro del parco Steat  "Monte Cacciù non si tocca"

Il futuro del parco Steat "Monte Cacciù non si tocca"

"Il parco Steat di Monte Cacciù deve restare pubblico". Lo ribadisce con decisione il coordinamento ambientalista di Fermo che riunisce tutte le associazioni del territorio, per rispondere alle parole del presidente Steat, Remigio Ceroni, che pensava ad una imminente vendita di quell’area: "II terreno di quell’area a quanto ci risulta, dovrebbero essere stati donati da una famiglia locale con l’intento di contribuire alla sua sopravvivenza, ma l’allora provincia di Ascoli Piceno decise anni fa di cedere la proprietà durante una operazione di ricapitalizzazione dell’azienda Steat. L’attuale dirigenza della società Steat in spregio di ogni valore di riconoscenza, di memoria storica, ma soprattutto di sensibilità ambientalista, starebbe pensando di svendere l’area ad un prezzo di circa la metà del valore stimato di 750 mila euro. Le associazioni ambientaliste della provincia di Fermo vogliono fortemente manifestare il proprio dissenso su questa pessima strategia, volta a svalorizzare il nostro territorio". Secondo gli ambientalisti, in quell’area bellissima si doveva curare un parco anche più ampio di quello attuale ma l’intento deve rimanere quello di custodire un’area nella disponibilità della collettività.

"Un’area del genere è pubblica e dovrebbe restare pubblica, ma soprattutto non ha bisogno di quasi nessun investimento per essere resa bella e fruibile, basterebbe una bella pulizia, delle strutture di recinzione e di accesso non veicolare. Ci rammarichiamo del fatto che la governance della società abbia chiesto di trasformarla in edificabile turistica e ora cercherebbe di venderla ottenendo un profitto che potrebbe innescare l’ennesima speculazione edilizia sul nostro territorio, su una delle poche aree pubbliche verdi ancora esistenti, vicino alla costa, perdendo per sempre la bellezza di questo luogo". Solo due anni fa quando la Steat aveva invitato tutta la cittadinanza, compresi il prefetto di allora e il Senatore Verducci, e tutte le associazioni ambientaliste per mostrare con orgoglio il lavoro fatto su quello che avrebbe dovuto essere il più bel parco verde urbano di Fermo e di tutto il circondario, oggi si parla già di vendere: "E’ da considerarsi un’idea da alieni, fatta da amministratori che vivono fuori dalla società, lontano dai bisogni dei loro cittadini, con una prospettiva temporale e culturale ridottissima Saremo pronti a protestare in tutti i modi possibili e cercheremo di fermare questo disastro".