
La Collodi trasloca in via Umberto I
Ogni amministrazione comunale sceglie dove e come delocalizzare la popolazione studentesca nei casi in cui gli edifici scolastici esistenti debbano essere demoliti e ricostruiti (come nel caso del complesso ‘Bacci’ a Sant’Elpidio a Mare) o costruiti ex novo come per la scuola ‘Collodi’. In quest’ultimo caso, l’attuale sede della primaria della Corva è stata dichiarata inagibile a dicembre e gli alunni sono stati provvisoriamente sistemati nella sede di quartiere di Cretarola. In vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, l’amministrazione ha pubblicato un avviso per sondare la disponibilità, in città, di immobili da affittare e da adibire ad uso scolastico per 5 anni a partire da settembre. E’ pervenuta una sola offerta, di una società proprietaria di un immobile sito in via Umberto I (600 mq di superficie) che ha tutte le caratteristiche richieste per accogliere gli alunni della ‘Collodi’.
Tra l’altro, intorno a questa soluzione, si erano trovati concordi anche i genitori della ‘Collodi’, consultati per tempo. Si sono resi necessari alcuni interventi per trasformare i locali dell’immobile e renderli idonei a ospitare le 6 classi della primaria e, da un confronto con l’Ast Fermo, è emersa la necessità di un impianto di ventilazione i cui costi sono a carico della proprietà che ha perciò presentato un progetto del costo di 36.700 euro, che impatterà sul canone di affitto per 578 euro mensili. "Il progetto presentato – si legge nella relazione allegata alla delibera – garantisce la presenza di 6 aule, di locali destinati al personale scolastico, un’aula polifunzionale, i locali mensa, ma c’è anche un cortile esterno e un parcheggio riservato. Riguardo il canone, per 5 anni si tratta di 250.750 euro (arrivano a circa 300mila con utilizzo di ulteriori 140 mq di superficie per attività collettive, per 980 euro mensili), a un canone medio annuo di 50.150 euro, e un canone mensile di circa 4.180 euro. Era stata presa in considerazione l’ipotesi di noleggiare strutture modulari da collocare in un’area, appositamente predisposta, di proprietà comunale".
Raffrontando i costi di una simile operazione fatta nella città cugina di Sant’Elpidio a Mare (locazione delle strutture modulari per 727mila euro per 2 anni, e oltre 28 mila euro mensili), la soluzione adottata a Porto Sant’Elpidio è risultata di gran lunga più vantaggiosa per il Comune che, perciò, ha proseguito su questa strada.
Marisa Colibazzi