
Petritoli, il Comune silura la Pro Loco
Qualcuno la definisce ‘guerra’ altri ‘atto di coscienza dell’amministrazione comunale’. E’ l’epilogo delle aspre contraddizioni emerse tra il Comune di Petritoli e la Pro Loco presieduta da Laura Flocco, consistente nella scelta della giunta comunale di deliberare la revoca alla Pro loco dell’organizzazione delle due feste clou di Petritoli. Si tratta delle storiche Festa de le cove e Festa della Madonna, custodi delle più antiche tradizioni petritolesi, da sempre fonte di attrazione turistica. Una scelta sicuramente difficile per il sindaco Luca Pezzani, giunta a seguito di un percorso non soddisfacente dell’operato della Pro loco. "Con la delibera abbiamo stanziato 5 mila euro per l’incarico dell’organizzazione delle feste – spiega Pezzani – senza chiudere le porte alla Pro loco, nonostante le difficoltà testimoniate da resoconti contabili e operativi". La delibera rappresenta infatti un epilogo annunciato da tempo. "Lo scorso ottobre – spiega Pezzani – abbiamo invitato la Pro loco alla condivisione di un percorso che portasse al rispetto mancante delle norme riguardanti l’approvazione dello statuto di associazione di terzo settore, del bilancio consuntivo entro febbraio e rinnovo delle cariche entro marzo. La proposta fu accettata con garanzia del rispetto delle scadenze concordate, di fatto mai rispettate. Oggi ci confrontiamo con una realtà che chiude il 2023 con un debito di 18mila euro a cui si aggiunge lo scarso successo raggiunto con le feste del 2022 e 2023, non all’altezza della storia di cui sono custodi". La Festa de le cove e la Festa della Madonna, si svolgono nei mesi di luglio ed agosto e da sempre uniscono i petritolesi nell’organizzazione che va dall’allestimento a tema del paese a quello di carri allegorici realizzati dalla contrade, alla rievocazione storica e cura dell’enogastronomia. "Tutto questo non c’è più stato – prosegue Pezzani – aggravato dalla scarsissima collaborazione di volontari che dimostra si sia verificata una spaccatura tra Pro loco e comunità. Alla luce dell’insoddisfazione della gente, dei fatti dimostrati e della situazione finanziaria non rosea della Pro loco – conclude – abbiamo ritenuto necessario intervenire per tutelare la storia delle nostre feste, che sono di tutti, tramandate di generazione in generazione perché affidate alla collaborazione della comunità e al rispetto delle regole della Pro loco, che non ci sono stati". Una partita aperta quindi, tra Comune e Pro loco, legata a diffide, polemiche e battaglie sui social, da cui saggiamente emerge, la certezza di voler tutelare la tradizione popolare di cui fare volano turistico e l’armonia della comunità.
Paola Pieragostini