"Pista di ghiaccio in piazza, è stata una scelta inopportuna"

Il Partito Democratico torna sulla questione e critica: uno spreco di risorse che si potevano usare in altri modi

Un no motivato e coerente alla pista di ghiaccio. Il Partito Democratico di Fermo torna a ribadire la contrarietà all’installazione natalizia della pista di ghiaccio in piazza del Popolo che tanto costa in termini di energia e di acqua, in un tempo "in cui la legge di bilancio, che il Parlamento si sta avviando ad approvare, prevederà risorse da destinate alle misure contro i rincari energetici di oltre 21 miliardi di euro, un terzo del totale".

"Costi che si riflettono su una crescita dell’inflazione che non si vedeva da decenni e conseguente perdita del potere di acquisto delle famiglie – spiega il Pd di Fermo –. Mentre si dibatteva se abbassare la temperatura e addirittura ridurre l’orario scolastico, quest’anno ci sembrava quantomai inopportuna la necessità di installare a Fermo, e in altre città, una pista di ghiaccio capace di fagocitare enormi quantità di energia. Una pista di pattinaggio all’aperto di medie dimensioni consuma, durante il periodo invernale, qualcosa come 19mila litri d’acqua ed immette nell’atmosfera 5,5 tonnellate di CO2. Uno spreco di risorse che in questa fase poteva essere utilizzato per ridurre il costo delle bollette. Così come si raziona l’acqua per le attività non essenziali durante una crisi idrica, così sarebbe necessario fare in caso di crisi energetica". Secondo il Pd, che si unisce alle critiche del consigliere Interlenghi e anche del consigliere di maggioranza Pascucci che pure avrebbe fatto a meno della pista, serviva un diverso senso di responsabilità: "Sarebbe stato possibile ed eticamente opportuno creare delle attrattività natalizie alternative, invece si rischia solo di dare un ulteriore schiaffo alle tasche delle famiglie e delle imprese".