
Un uomo residente in un condominio con numerosi appartamenti a Fermo, aveva allacciato abusivamente le proprie forniture di acqua e corrente elettrica al contatore di altri utenti condominiali. Scoperto a seguito di indagini della polizia della questura di Fermo, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato. E’ andata così per l’uomo di quasi 40 anni, che ha creato veri e propri bypass per utilizzare acqua e corrente finiti a carico delle bollette di altri condomini. Le indagini della polizia sono partite a seguito di una segnalazione da parte di un condomino insospettito da un probabile guasto al contatore o all’impianto, visto che per circa due anni si è visto arrivare fatturazione con importo in costante aumento, per l’utilizzo di consumo idrico, anche in periodi in cui il suo appartamento non era occupato. Contattato il servizio tecnico del fornitore, però, dopo i controlli di routine, non era stata riscontrata alcuna anomalia sulle condutture. Un controllo più approfondito ha svelato il mistero. Il quarantenne in questione (nel proprio garage) aveva praticato un foro nel muro per intercettare la mandata a valle del contatore innestandovi un tubo flessibile con rubinetto, non facilmente visibile perché coperto da un pannello in cartongesso. Da qui la segnalazione del fatto alla polizia e l’intervento degli agenti che hanno verificato l’allaccio abusivo. Il ladro è stato identificato e denunciato per furto aggravato. Gli agenti però, non si sono fermati qui, ma hanno effettuato altre verifiche. Tra queste quella sui contatori elettrici. Anche qui è stato trovato un bypass costituito da due fili, opportunamente occultati, che uscendo dal contatore condominiale "fornivano" energia allo statico contatore del già accertato ladro di acqua. I fili sono stati staccati e l’uomo un’altra volta denunciato all’Autorità Giudiziaria per il secondo furto aggravato rilevato. Ulteriore verifica è stata effettuata anche sulle condotte del gas sulle quali, fortunatamente, non sono stati riscontrati ulteriori bypass mentre per il wi-fi ogni condomino ha impostato una propria password. In merito al reato commesso dal quarantenne, la questura specifica che in sede di giudizio, il ladro non potrà far valere il proprio stato di indigenza, così come nel rispetto di una recente sentenza della Corte di Cassazione, che recita testualmente "una situazione di difficoltà economica non può essere invocata ai fini del riconoscimento della causa di giustificazione" prevista dal codice penale quale ‘stato di necessità’.
Paola Pieragostini