ALESSIO CARASSAI
Cronaca

Smerillo e Amandola in mostra a Bruxelles

Visita dei sindaci nella capitale belga per il progetto ’Sibillini, Let’s Marche’: "Servono idee sempre più condivise. Bellissima esperienza"

Smerillo e Amandola in mostra a Bruxelles

Smerillo e Amandola in mostra a Bruxelles

Il progetto ‘Sibillini, Let’s Marche’ torna da Bruxelles con idee più chiare e soprattutto con prospettive di ampia crescita per i territori dell’entroterra. Sono stati gli stessi protagonisti a raccontare le loro impressioni una volta rientrati nelle Marche. Il progetto elaborato in agosto in tempi brevissimi, grazie ad un bando dall’Atim (Agenzia per il turismo e per l’internazionalizzazione delle Marche), ha visto l’adesione di cinque comuni di tre provincie differenti: Amandola (capofila) e Smerillo per il Fermano; Montedinove e Rotella per l’Ascolano e Monte San Martino per il Maceratese, uniti con di l’idea mettere insieme progetti condivisi per valorizzare paesaggi, storia, cultura e prodotti tipici con l’intento di rivitalizzare il territorio e creare nuova economia. I sindaci Adolfo Marinangeli, Antonio Vallesi, Antonio Del Duca, Giovanni Borraccini e Matteo Pompei, insieme alla dirigente della Regione Antonella Passarani, sono stati accolti dagli europarlamentare Salvatore De Meo, Fabio Massimo Castaldo, Beatrice Covassi e dall’ambasciatore italiano a Bruxelles e nell’occasione è stato presentato il progetto e anche le prospettive che ci saranno nei prossimi anni anche per i piccoli centri.

"Il progetto è piaciuto e ci sono segnali positivi – dichiara Marinangeli di Amandola – la Comunità europea destinerà alle Marche per il periodo 2021-2027 risorse per 1.240 milioni di euro, ma servono progetti condivisi ed è necessaria una co-programmazione. Abbiamo chiesto la possibilità di avere una struttura organizzata per conoscere in tempi brevi i bandi in uscita e come sono strutturati". Ha parlato anche Vallesi, sindaco di Smerillo: "All’interno del paese abbiamo diverse aree floristiche protette, ci investiamo e le salvaguardiamo. Per rendere unico Smerillo, stiamo lavorando a un progetto per la realizzazione di case nel bosco". "E’ stata una bellissima esperienza personale – racconta Borraccini di Rotella – ma c’è un elemento che mi ha colpito, in questo contesto quasi si sono invertite le parte. Erano le grandi Istituzioni europee a chiederci cosa valevamo fare e quello di cui avevamo bisogno". "Siamo un territorio omogeneo – conclude Del Duca di Montedinove – e abbiamo grandi ricchezze anche gastronomico il tartufo, la castagna e la mela rosa, ma abbiamo bisogno di un progetto condiviso. Stiamo lavorando in questa direzione".