ANGELICA MALVATANI
Cronaca

La chiusura di Tipicità: “Costruiamo il futuro”

L’ultimo di tre giorni intensi del festival, dal convegno organizzato da Confindustria Fermo alla missione turismo: quante sfide

Il convegno ‘Radici Future’ organizzato da Confindustria Fermo

Il convegno ‘Radici Future’ organizzato da Confindustria Fermo

Fermo, 10 marzo 2025 – Quello che succede a Tipicità sono incontri e occasioni di crescita, confronti utili a crescere, a costruire connessioni che è, appunto, la parola chiave della 33ª edizione del festival.

Ieri l’ultimo di tre giorni intensi, pieni di profumi, di sorrisi, di momenti di riflessione sui più diversi temi, legati ad un filo conduttore: la costruzione del futuro partendo da radici sicure, dalle nostre tradizioni, da quello che sappiamo fare. “Il futuro non si prevede, si costruisce”, è stata la frase del rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, che ha riassunto il senso del convegno ‘Radici Future’ organizzato da Confindustria Fermo all’interno di Tipicità Festival che ha riempito la sala Crivelli del Fermo Forum.

La rete confindustriale ha permesso di coinvolgere insieme con il rettore, il direttore di Assica, Davide Calderone, che rappresenta il settore carni e salumi che vale 9.5 miliardi di fatturato, il direttore generale della Gerardo Cesari e Leonardo Da Vinci, Giovanni Lai, e il direttore generale del Banco Marchigiano, Massimiliano Tombolini. “Per cambiare servono nuovi modelli organizzativi e servono competenze. Servono un’economia della conoscenza, fondamentale per sapere come e dove agire, e una economia della relazione” ha ribadito Gregori.

Davide Calderone ha incentrato il suo intervento sul modello organizzativo delle imprese. “Quello delle carni e salumi è un settore che dà lavoro a 30mila persone, nelle Marche ci sono molti artigiani che producono tipicità con un loro mercato, sono esempi di successo, ma hanno nella dimensione un limite alla crescita. Sviluppare reti e creare filiere, come sottolineato dal rettore, è importante”.

Il quadro che emerge è di una realtà che ha voglia di crescere, che guarda al futuro. “Sappiamo di dover cambiare e crescere. Gli imprenditori fermani lo hanno capito, abbiamo esempi virtuosi: dalla nuova rete del grano dietro alla produzione di un nuovo marchio di pasta a un consorzio che crea la filiera che porterà il prodotto dal campo alla tavola. A questo dobbiamo abbinare formazione, attenzione al dettaglio e alla comunicazione verso un consumatore che è sempre più attento” ha concluso la presidente del settore agroalimentare Graziella Ciriaci.

Uno dei tanti incontri che ha qualificato il lungo fine settimana di Tipicità, ieri protagonista anche il Rotary, per discutere di innovazione e ricerca, e Marche Film commision che ha portato in fiera Rocco Siffredi. Grande lo spazio dato alle scuole. E poi, il confronto con tanti angoli di mondo e d’Italia, per un turismo, come ha avuto modo di sottolineare l’assessore fermano Annalisa Cerretani, che si costruisce tutti insieme, forti di connessioni che muovono anche da Tipicità.