"Asili, tempi inaccettabili"

Il Comune di Ferrara pubblica graduatorie provvisorie per servizi educativi 0-6 anni. Famiglie hanno 6 giorni per ricorso. Consiglieri Pd criticano tempistiche e chiedono migliore gestione fondi per ampliare posti nido.

"Asili, tempi inaccettabili"

"Asili, tempi inaccettabili"

Giovedì il Comune ha pubblicato le graduatorie provvisorie per l’iscrizione ai servizi educativi dei bambini da 0 a 6 anni. Le domande pervenute sono state 665 per i nidi e 541 per la scuola d’infanzia. Le famiglie interessate avranno 6 giorni, a cavallo della Pasqua, per presentare ricorso e far valere le proprie necessità: eventuali rimostranze, infatti, devono essere inviate per mail agli uffici competenti entro il 3 aprile. Il 5 aprile saranno pubblicate le graduatorie definitive. Tempistiche che, ancora una volta, osservano i consiglieri comunali del Pd Anna Chiappini e Davide Nanni (foto), stridono con la necessità di "rispondere alle esigenze delle famiglie, che faticano sempre più a conciliare tempi di vita e di lavoro. Una vera e propria mancanza di rispetto, che da un lato limita nei fatti il diritto dei genitori a presentare ricorso, dall’altro mette inutilmente sotto pressione gli stessi impiegati comunali, costretti ad esaminare in una sola giornata le domande pervenute". Del resto, aggiungono, "nonostante gli impegni presi pubblicamente dalla giunta Fabbri, le liste di attesa per accedere ai servizi educativi nel Comune di Ferrara non sono diminuite in modo significativo e pesa una distribuzione dei posti, pubblici e in convenzione, non sempre adeguata alle domande del territorio. I tempi per accettare il posto assegnato, una volta uscite le graduatorie definitive, saranno forse ancora più stretti: dal 9 al 15 aprile per la prima assegnazione, dal 6 al 9 maggio per la seconda. Noi crediamo, al contrario, che la pubblica amministrazione debba lavorare in tempi umanamente sostenibili e nell’interesse delle famiglie, cercando di coniugare al massimo le richieste con la necessità di avere un posto vicino alla propria abitazione". Per questo, concludono gli esponenti dem, "occorre spendere meglio i fondi del Pnrr, ampliando le opportunità educative e i posti nido".