
Musacci (Fipe) si fa portavoce della richiesta di circa cinquanta esercenti che lavorano nel cuore della città "Il sindaco ci ascolti, vogliamo un incontro per chiarire sviluppo e programmazione di quella zona".
Di Bisceglie
Non è un coro di protesta, ma più che altro una richiesta di attenzione. Circa una cinquantina di esercenti di locali del centro storico hanno preso carta e penna e hanno inviato una lettera a Fipe (l’associazione dei pubblici esercizi che fa capo al sistema Confcommercio) per manifestare un disagio suffragato dalla forza dei numeri. Sì, perché come spiega Matteo Musacci – presidente provinciale dell’associazione – "i fatturati di alcuni locali, durante le rassegne organizzate nella nuova Darsena, sono diminuiti anche del 90%". Lì, il nuovo punto di ritrovo (non solo della movida) ma di tanti ferraresi, diventa terreno di dissapori. Benché, chiarisce in premessa il presidente Fipe, "non siamo contro gli eventi, ne contro quelli che vengono fatti nella nuova Darsena, che è un luogo della città che è stato riqualificato".
Il punto è "trovare un accordo che contemperi entrambe le esigenze: sia quelle degli esercenti del centro storico, sia quelle di chi ha invece temporaneamente realizzato un’attività in Darsena". "Siamo felici – rimarca Musacci – che la Darsena sia stata riqualificata e resa fruibile per cittadini e turisti. Tuttavia, non possiamo permettere che questo luogo e gli eventi che vengono realizzati siano la ragione della perdita di fatturato dei locali in centro storico".
Di qui l’iniziativa dell’associazione di scrivere al primo cittadino Alan Fabbri, all’assessore alle Attività produttive, Francesco Carità e ai colleghi di giunta Matteo Fornasini e Angela Travagli. D’altra parte, come sottolinea Musacci "si tratta di riprendere un ragionamento che avevamo già avviato nel corso della precedente consiliatura". La richiesta è esplicita. "Sollecitati da una rappresentanza associativa di oltre cinquanta pubblici esercizi – si legge nella missiva inviata da Fipe al Comune – chiediamo un incontro tematico rispetto agli eventi estivi in città, con particolare riguardo allo sviluppo della programmazione nel comparto Nuova Darsena".
Motivo dell’istanza, si legge ancora nel documento, "la conferma di un’ulteriore flessione dei fatturati registrata dai firmatari (della lettera inviata dagli imprenditori all’associazione, ndr), nel periodo in questione, nonostante gli accorgimenti individuati già alla luce delle prime avvisaglie nell’estate 2023". La lettera dell’associazione commercianti fa appunto riferimento alle interlocuzioni che l’associazione ebbe assieme all’organizzatore della kermesse in Darsena e all’amministrazione proprio nell’estate scorsa, prima dell’inizio delle manifestazioni. La conclusione è una richiesta di appuntamento all’amministrazione. Un’istanza che (come leggete qui a fianco) in qualche modo è già stata presa in carico dal sindaco in prima persona. "Un luogo che richiama oltre tremila persone ogni sera, in un periodo in cui le presenze nelle città d’arte come la nostra calano – conclude Musacci – rischia di rappresentare un forte ostacolo per gli esercenti che hanno la loro attività in centro storico, a maggior ragione a fronte di kermesse culinarie di richiamo. Tant’è che, terminati gli eventi, i fatturati dei locali del centro sono tornati sostanzialmente alla normalità".
Per cui l’obiettivo di Musacci è quello di trovare una sintesi. Una soluzione che tuteli tutti gli interessi. Di tutti i quanti. A questo punto, comunque, data anche la disponibilità dell’amministrazione, si potrà trovare una quadra per arrivare a un compromesso che metta d’accordo le parti in causa. Ma, in ogni caso, se ne parlerà a settembre.