Ca’ Bianchina, interviene Arpae. Scintille tra sindaco e Comitato

Il primo cittadino: "Abbiamo lavorato in modo diligente". Gli ambientalisti: "Una nostra vittoria".

Ca’ Bianchina, interviene Arpae. Scintille tra sindaco e Comitato

Ca’ Bianchina, interviene Arpae. Scintille tra sindaco e Comitato

È stata respinta nuovamente la richiesta di Ca’ Bianchina per l’introduzione di liquami, pollina e altri materiali di scarto nella centrale a biogas di Vigarano. La comunicazione ufficiale di Arpae è arrivata all’amministrazione. "Abbiamo lavorato diligentemente per garantire il pieno rispetto delle normative ambientali e sanitarie, al fine di proteggere la salute e il benessere della nostra comunità – premette il sindaco Davide Bergamini –. Come Comune siamo stati chiamati ad esprimerci unicamente sulle emissioni odorigene e nulla più. Nonostante ciò, l’amministrazione ha condotto un’analisi approfondita e ha presentato osservazioni specifiche, evidenziando le criticità e le problematiche che sarebbero emerse da questa modifica. Abbiamo altresì richiesto l’introduzione di prescrizioni specifiche nel caso in cui Arpae avesse concesso l’autorizzazione alla modifica". È emersa la richiesta di documentazione integrativa per verifiche ulteriori. "Esprimo soddisfazione per il lavoro dell’amministrazione e degli enti – dice Bergamini –. Continueremo a vigilare per garantire che le decisioni prese siano sempre nel miglior interesse della nostra comunità e nel rispetto delle norme vigenti. Non abbiamo biosgno di suggerimenti da parte di ‘comitati fantasma’ o di ‘espertoni’ esterni che vorrebbero far passare ai cittadini messaggi sbagliati criticando senza motivo il lavoro svolto fino ad ora. Devono smetterla di fare polemica e non si prendano meriti". Marco Falciano (foto) invece, su incarico del Comitato Informale contro l’inquinamento odorigeno di Vigarano, parla di una "seconda vittoria degli ambientalisti del gruppo che, nell’ultimo anno, hanno proposto osservazioni motivate ad Arpae, per bloccare il proposito di ampliamento del piano di alimentazione del biogas Ca’ Bianchina che avrebbe causato un aumento di emissioni odorigene". Non è tutto: "Al primo cittadino va ricordato che il lavoro non è ancora finito – dice Falciano –, in quanto il Comune non ha mai preteso dal’azienda le compensazioni ambientali di 25mila euro l’anno da corrispondere sin dal 2013".

Claudia Fortini