Calvano diffamato, caso in aula

"Non credo non mi conoscesse, considerando che faccio politica da quando avevo 21 anni e oggi ne ho 45. Vivo a Ferrara e ho ricoperto vari ruoli da vicesindaco a sindaco di Ostellato fino a consigliere regionale e oggi assessore regionale. Sono stato anche segretario regionale Pd. Non credo proprio si sia trattato di uno sbaglio". E’ quanto dichiarato dall’assessore regionale e segretario Pd, Paolo Calvano (foto), nel processo che lo vede parte offesa nel processo contro Paolo Vezzani, ex consigliere comunale della Lega a Ferrara. Vezzani è imputato di diffamazione a mezzo social per aver postato, a luglio 2019, sul suo profilo istituzionale Fb una foto che ritrae Maria Elena Boschi con Calvano stesso che da Vezzani viene indicato come "il sindaco di Bibbiano, tristemente agli onori con l’arresto per gli abusi sui minori". L’imputato ieri ha dichiarato di essersi sbagliato per la somiglianza tra Calvano e l’ex sindaco di Bibbiano. "Fino a quando non mi ha chiamato la Lega - ha spiegato Vezzani – nel 2019 io non seguivo la politica e non conoscevo Calvano. Tanto che poi mi sono scusato. E quel post l’ho messo a seguito di una indicazione ’dall’alto’". Salvo poi, come sottolineato da Calvano, "postare un terzo post con una foto che mi ritrae con l’ex sindaco di Bibbiano". Vezzani ha spiegato di averlo fatto per smentire le parole di Calvano che all’epoca aveva dichiarato di non essere mai stato in quella località. Dichiarazione che l’assessore ha smentito. Ma si è dichiarato disponibile ad accettare le scuse pubbliche nei suoi confronti e nei confronti del Pd. Come già fatto ieri per un coimputato.

Cristina Rufini