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"Casa fantasma in cerca di un padrone, ma nessuno la vuole"
Il fatto ha assunto i connotati di una vicenda kafkiana. Casa fantasma cerca padrone. Nessuno la vuole. E stando così le cose passerebbe allo Stato. Parliamo di un vecchio e fatiscente edificio residenziale, composto di tre unità abitative di cui due rese inagibili da 22 anni. E’ sito in Via Balla Cogolli, a San Biagio: una zona centrale del paese, ma un po’ fuori mano, ai piedi dell’argine del fiume Reno, zona turistico-ambientale. Versa in una evidente situazione di degrado ed incuria. Da molti anni è abbandonato. Gli inquilini han traslocato, ed i proprietari passati a miglior vita. Ora è in gran parte avvolto dalle erbacce, compresa l’area cortiliva. E’ invaso da ratti, bisce, volatili, insetti ed altri animali. Tanto che i vicini han preso carta e penna per segnalare al comune le precarie condizioni. I figli della proprietaria se ne sarebbero lavati le mani, non accettando l’eredità dalla madre. E, a tempo scaduto, il loro diritto è venuto meno. Una situazione Kafkiana insomma, che pone la domanda: che fare dunque, visto che il comune può intervenire solo in caso di reale pericolo per la pubblica incolumità, che non sussiste in quanto lontano dalla strada? "Rivolgersi al tribunale-spiega il vicesindaco Sauro Borea, su interrogazione della consigliera del Pd Nadia Cai-che nominerà un curatore per la ricerca di altri eredi sino al sesto grado di parentela. Ma nell’eventualità, e se anch’essi rinunciassero all’eredità, tutto passerebbe al demanio". Ma c’è un ultimo però: "la pratica è costosa e la richiesta deve essere inoltrata dai vicini, da creditori o dal comune, basandosi su motivazione ben fondate. Noi comunque-assicura Borea-ci impegniamo per migliorarne il decoro e promuovere al più presto la suddetta procedura".
Nando Magnani