Cento, accusato di spacciare: "No, la regalavo"

Un 31enne di Cento è processato per spaccio di cannabis, ma sostiene di averla solo regalata a pochi amici. L'imputato afferma che si trattava di marijuana legale per motivi di studio. Il caso è stato aggiornato a giugno per le conclusioni.

È finito a processo per spaccio ma, a suo dire, quella cannabis non l’avrebbe mai venduta, bensì ‘soltanto’ regalata a un gruppo ristretto di amici. Protagonosta della vincenda giudiziaria approdata ieri in tribunale è un 31enne centese, assistito dall’avvocato Alessandro Falzoni. Il giovane, si diceva, è accusato di spaccio per una serie di cessioni di marijuana a tre amici avvenute tra il 2016 e il 2019 (l’effettivo ammonare di ogni singolo passaggio di sostanza non è mai stato appurato). In tutto, all’imputato viene contestata una quarantina di cessioni di stupefacente, tutte però ritenute di entità moderata. La vicenda prende le mosse sei anni fa. Nel 2018 il ragazzo era finito nel calderone di un’inchiesta più ampia, che vedeva coinvolte anche altre persone. I coimputati sono però già usciti di scena, definendo le proprie posizioni con riti alternativi. Diversa la scelta del 31enne, che ha optato per il processo in dibattimento. I motivi di questa decisione sono strettamente legati alla sua linea difensiva. In sostanza, il 31enne afferma appunto di non aver mai venduto la droga, ma di averla regalata ad amici. Non solo. La droga che aveva a disposizione non sarebbe stata nemmeno ‘vera e propria’ marijuana, bensì marijuana light, cioè quella legale. Ne sarebbe stato in possesso, sempre a suo dire, in ragione dei suoi studi universitari che lo avevano portato a lavorare con quel tipo di prodotti. Una ricostruzione che ora dovrà però essere valutata dal giudice. Dopo l’udienza di ieri mattina, il caso è stato aggiornato a giugno quando si arriverà alle battute conclusive. In quell’occasione, il legale dell’imputato depositerà documenti utili alla propria difesa e poi si procederà alla discussione e alla sentenza.

f. m.