FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Commercio e alberghi: "Avanti coi grandi eventi. Bruce, fatturato al top per il settore ricettivo"

Ludergnani (Confindustria), Scolamacchia (Confesercenti) e Govoni (Ascom) "Un destination manager che colleghi gli attori pubblici e il mondo privato" .

Commercio e alberghi: "Avanti coi grandi eventi. Bruce, fatturato al top per il settore ricettivo"

Commercio e alberghi: "Avanti coi grandi eventi. Bruce, fatturato al top per il settore ricettivo"

Un fondo apposito per implementare gli strumenti di raccolta dati da mettere a disposizione del comparto turistico e della programmazione, un destination manager che faccia da ‘cerniera’ tra gli attori pubblici e il mondo privato e, in prospettiva, creare un osservatorio specifico sul turismo facendo leva sulla maturità digitale del Comune. Sono solo alcune delle proposte messe sul tavolo da tre fra i principali rappresentanti della filiera ricettiva del territorio, Matteo Ludergnani (Confindustria), Nicola Scolamacchia (Confesercenti) e Zeno Govoni (Confcommercio) durante il convegno di ieri mattina al Carlton, pensato proprio con un taglio ‘operativo’ e come occasione di confronto con la politica. La cornice entro la quale si articolano tutti gli interventi è quella della "programmazione", introdotta da Scolamacchia come "elemento fondamentale per ottimizzare le presenze e i flussi turistici". In questo frangente, secondo il presidente di Assohotel, si inserisce "la collaborazione tra pubblico e privato, che deve avere un respiro tra i 18 e i 24 mesi". Ma, soprattutto, deve "tenere al corrente gli operatori del settore su eventuali aperture e chiusure dei contenitori culturali". Su una cosa, Scolamacchia è molto chiaro: "Dai grandi eventi non si torna indietro. Springsteen ha segnato l’apice del fatturato per il settore ricettivo degli ultimi cinquant’anni. Ferrara ha dimostrato di essere all’altezza sotto il profilo organizzativo e logistico: ci siamo affacciati su una fetta di mercato importante, non possiamo abbandonarla". È un assist per l’assessore al Turismo, Matteo Fornasini, che coglie l’occasione per ribadire un concetto caro al sindaco uscente Alan Fabbri. "Non solo il maxi concerto ha dato una visibilità mondiale a Ferrara – scandisce il capolista di Forza Italia – ma abbiamo dimostrato che il Parco Urbano è il luogo che può ospitarli. Non c’è alternativa: gli artisti chiedono quello spazio e non possiamo permetterci di perdere grandi occasioni". Ludergnani nel suo intervento parte dall’autocritica ai rappresentanti del settore, ma con piglio di stimolo non di critica fine a sé stessa. Arriva al cuore di uno dei temi a cui tiene di più: il turismo congressuale. "L’anno scorso abbiamo avuto la riprova che il turismo congressuale diffuso funziona molto bene attraverso il rafforzamento della collaborazione anche con l’università – così l’imprenditore – . Occorre mettere a sistema la gestione degli spazi e, auspicabilmente, creare uno spazio con quattro o cinquecento posti, che possa permetterci di conquistare anche quella parte di mercato". Govoni sui nuovi strumenti e sull’elaborazione dei dati è preparatissimo. Ed è lui che lancia la proposta di "investire sempre di più anche in nuove tecnologie che mettano gli operatori e il pubblico in condizione di lavorare al meglio sulla base di elementi oggettivi". Citando il "club turismo di Visit" come "esperienze virtuosa da esportare e donare alla città". Se Giuliano Giubelli (Fiab) preme sul cicloturismo - e l’assessore all’Ambiente, Alessandro Balboni, che risponde rivendicando un "grande impegno sulla sostenibilità e sulla creazione di nuove infrastrutture anche ciclabili, grazie ai fondi europei" -, la candidata dem, Sara Conforti (Pd con Anselmo presente in sala) aggiunge. "La realizzazione di un polo congressuale è nel nostro programma. Il turismo congressuale è un grande tema parallelamente a quello del rilancio di Ferrara Arte". E i grandi eventi? "Sì, ma non al parco Urbano".