FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Donna muore al Grattacielo: l’ombra dell’overdose

Il cuore della giovane e italiana si è fermato su un pianerottolo di una delle torri a Ferrara

Agenti della polizia locale davanti al Grattacielo (foto d’archivio)

Agenti della polizia locale davanti al Grattacielo (foto d’archivio)

Ferrara, 4 maggio 2024 – Quando i soccorritori l’hanno trovata riversa sul pavimento, ormai non c’era più nulla da fare. Il cuore della donna – giovane e italiana, secondo le prime informazioni trapelate – si è fermato su un pianerottolo di una delle torri del Grattacielo. Sulla tragedia si è sin da subito allungata l’ombra della droga. Gli inquirenti sospettano infatti che dietro a quel decesso ci sia un’overdose. Per averne certezza bisognerà però attendere la conclusione degli accertamenti, avviati immediatamente dopo i fatti. Il tutto è accaduto nella mattinata di giovedì. Dal Grattacielo parte l’allarme per una persona che si sente male. Sul posto arrivano i sanitari del 118 e gli agenti della polizia locale. Il personale medico tenta il tutto per tutto, ma alla fine deve arrendersi. I primi accertamenti spingono gli investigatori verso la pista della droga, anche a causa del ritrovamento di alcuni oggetti compatibili con quella tesi. Le indagini, coordinate dalla procura, sono ancora in corso e volte ad accertare i contorni esatti dell’accaduto. Tra le valutazioni c’è anche quella finalizzata a capire se la donna fosse sola o se con lei ci fosse qualcuno che magari si è allontanato dopo aver allertato i soccorsi o, addirittura, senza averlo fatto.

Secondo una residente dei palazzoni di fianco alla stazione, la presenza di assuntori di droga lungo le scale delle torri non sarebbe una novità. "Quello che prima accadeva al parco ora si è spostato all’interno del Grattacielo – racconta, chiedendo di mantenere l’anonimato –. Ci sono tantissime persone, tra cui molti giovani, che entrano e trascorrono le giornate o le notti qui, sulle scale e suoi pianerottoli. Indisturbati. Hanno imparato a bloccare gli interruttori per avere sempre la luce accesa. Bevono, si drogano e fanno i loro bisogni. A volte poi si addormentano e capita di trovarli stesi sui pianerottoli". Secondo la donna, che al Grattacielo ci abita ormai da una decina d’anni, la situazione sarebbe "in continuo peggioramento. Ogni volta che esco per andare al lavoro – prosegue – trovo gente davanti alla mia porta che dorme o che è stordita da alcol e droga. Di notte, poi, è un via vai continuo. A volte si fatica a riposare".

Una situazione che, a detta della residente, lascia segni ben visibili nelle parti comuni del palazzone. "Troviamo di tutto – spiega –. Rifiuti, urina e poi carta stagnola e bottiglie utilizzate per fumare eroina e crack. Io e anche altri abitanti segnaliamo alle forze dell’ordine, ma spesso quando arrivano le pattuglie le persone presenti si sono già allontanate". Non mancherebbero poi episodi di spaccio, con pusher che "arrivano da fuori e consegnano la droga ai clienti, direttamente sulle scale". La conclusione è amara. "Il problema qui dentro è tutt’altro che risolto – chiude –. Sto pensando di trasferirmi, non è possibile andare avanti così".

f. m.