Encefaliti, attenzione alla febbre del Nilo

A Ferrara cresce il numero di casi di encefaliti, ma manca consapevolezza. Il 22 febbraio si celebra il World Encephalitis Day per sensibilizzare su questa patologia emergente. Le Unità operative dell'azienda ospedaliera sono impegnate nella diagnosi e cura. Aumento delle forme erpetiche nel 2023, con infezioni da West Nile risparmiate.

Anche nella provincia di Ferrara aumentano le encefaliti. Una patologia che va tenuta sotto controllo, ma manca la consapevolezza e l’informazione. Per questo da alcuni anni in tutto il mondo il 22 febbraio si celebra il World Encephalitis Day, ovvero la Giornata mondiale delle encefaliti. La ricorrenza si pone l’obiettivo di incrementare la consapevolezza su questo tipo di patologie emergenti: sono infatti oltre 500mila le persone che ogni anno, nel mondo, vengono colpite da encefaliti. A promuovere la giornata mondiale è l’Encephalitis society allo scopo di sensibilizzare cittadini, medici e istituzioni su un complesso di malattie – prevalentemente di tipo infettivo ma in alcuni casi anche di tipo autoimmune – che nel corso degli ultimi anni ha visto importanti e significativi progressi nella diagnosi e nella terapia ma che richiedono di non abbassare la guardia. Per sensibilizzare la popolazione sono nati il progetto internazionale “Illuminare l’Encefalite” (che prevede l’illuminazione di rosso dei monumenti delle città che aderiscono). Anche le Unità operative di malattie infettive (direttore Marco Libanore) e di Neurologia (direttrice facente funzioni Daniela Gragnaniello) dell’azienda ospedaliera sono impegnate ogni giorno nella diagnosi e nella cura di queste patologie. "Nel corso del 2023 – commenta Libanore – la nostra situazione epidemiologica locale è stata contraddistinta da un incremento delle forme erpetiche, a carico di pazienti anziani e/o immunocompromessi, mentre le infezioni da West Nile hanno risparmiato la nostra provincia, a scapito di aree più a Nord o ad Ovest del Nord Italia. Questo in rapporto al diffondersi e agli spostamenti degli uccelli migratori, portatori di questo arbovirus".