"Famiglie in difficoltà, sospendere gli aumenti"

Forza Italia chiede un tavolo: "Vanno recuperate le risorse non spese"

Sull’aumento delle rette nelle strutture residenziali per anziani, sancito dalla Regione, è scontro aperto. Il centrodestra, già nel corso dell’ultima conferenza territoriale socio-sanitaria, ha espresso un indirizzo molto chiaro. Tant’è che, i primi cittadini di diversi comuni, non hanno partecipato alla votazione (benché l’oggetto fosse legato a quando iniziare a introdurre i rincari).

Ora è Forza Italia che, a livello provinciale, proporrà un documento per chiedere alla Regione di "sospendere l’entrata in vigore degli aumenti tariffari previsti per consentire un approfondimento complessivo in merito alla politiche tariffarie e al recupero delle risorse non spese del fondo per la non autosufficienza". Non solo. Gli azzurri chiedono l’apertura di un tavolo di confronto "in merito alle politiche tariffarie, al recupero delle risorse non spese del fondo per la non autosufficienza e alla riforma dell’attuale sistema di accreditamento". Localmente, ai sindaci, Forza Italia chiede un impegno verso l’Anci per "un confronto tra sindaci e regione per chiarire se sono state fatte simulazioni riguardo i maggiori costi che inevitabilmente saranno a carico dei Comuni interessati oltre che alle famiglie" e di far presente, sempre all’associazione dei comuni "la necessità di una revisione dell’attuale sistema di accreditamento regionale valutando nuove forme di calcolo della retta in base anche alla qualità dei servizi offerti". Politicamente, sul tema, interviene il coordinatore provinciale azzurro, Fabrizio Toselli. "Come Forza Italia desideriamo prendere una posizione netta e contraria in merito all’aumento delle rette di Rsa e case protette deciso dalla regione Emilia-Romagna – così Toselli –. Una scelta che peserà in media circa 1500 euro in più all’anno per tutti i soggetti coinvolti e che va nella direzione opposta rispetto alla necessità di non gravare di costi ulteriori le famiglie e le fasce più deboli della popolazione, soprattutto in questo particolare frangente economico e sociale". A tal proposito, Toselli rimarca che "mentre il governo e la maggioranza di centro destra nella legge del bilancio hanno previsto riduzioni di tasse e aumento delle pensioni minime, così come il comune di Ferrara in questi anni non ha aumentato tasse e tariffe comunali ma anzi le ha ridotte, la regione Emilia Romagna a guida PD mette ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini". "Condividiamo la posizione già espressa dal sindaco Alan Fabbri e da tutti i sindaci di centro destra nel corso della Conferenza territoriale socio-sanitaria, contro tale aumento. Per rafforzare questa posizione presenteremo nei prossimi giorni nei consigli comunali, a partire dal comune capoluogo, un documento che chiede alla regione di ripensarci. Forza Italia è una forza politica a sostegno della famiglia e a tutela dei nostri anziani". Insomma l’indirizzo dei primi cittadini di centrodestra durante la Ctss ha tracciato un solco. Una divaricazione netta tra territorio e viale Aldo Moro. In realtà, però, l’iniziativa dei forzisti prende le mosse da un documento promosso dalla consigliera regionale, Valentina Castaldini.

f.d.b.