‘Fiera bis’, l’udienza slitta a ottobre

Rinvio udienza preliminare inchiesta 'Fiera bis' al 4 ottobre. Accuse di truffa, abuso d'ufficio e corruzione per presunta gara pilotata per lavori post sisma. Sette imputati coinvolti.

Rinvio tecnico al 4 ottobre per l’udienza preliminare dell’inchiesta ‘Fiera bis’. Ieri avrebbero dovuto essere sentiti alcuni imputati, ma il giudice ha disposto di fissare una nuova udienza. L’inchiesta ha messo sotto la lente i lavori di riqualificazione post sisma svolti tra i padiglioni e il relativo maxi appalto ritenuto dall’accusa pilotato. Le ipotesi di reato contestate a vario titolo sono truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio, falso, turbativa d’asta, frode e corruzione nell’ambito della vicenda della presunta gara pilotata per i lavori tra i padiglioni. Il nucleo del secondo filone d’inchiesta ruota attorno all’appalto da cinque milioni per le opere di ristrutturazione post sisma, intervento che ha beneficiato anche di un contributo a fondo perduto da parte della Regione. I lavori, secondo gli inquirenti, sarebbero stati assegnati alla AeC truccando la gara d’appalto e sarebbero stati portati avanti sulla base di alcune presunte false attestazioni sui danni subiti dalla struttura e sull’avanzamento del cantiere. Sette gli imputati: Filippo Parisini, all’epoca presidente di Ferrara Fiere; Davide Grandis, progettista e direttore dei lavori; Gian Domenico Leprini, consulente per l’impiantistica di AeC; Sandro Mantovani, consigliere delegato di AeC; Stefano Zaccarelli, all’epoca di presidente di AeC; Aldo Modonesi, ex assessore ai Lavori pubblici e al Palio e l’ex sindaco Tiziano Tagliani.