Fondi di riserva da Comune a Fiera. Colaiacovo: "Serve chiarezza". Mazzatorta: "Previsto dalla legge"

L’accordo tra enti in commissione. Il direttore generale: "E’ una regolare attività di promozione del territorio"

Fondi di riserva da Comune a Fiera. Colaiacovo: "Serve chiarezza". Mazzatorta: "Previsto dalla legge"

Fondi di riserva da Comune a Fiera. Colaiacovo: "Serve chiarezza". Mazzatorta: "Previsto dalla legge"

L’ultima commissione controllo della consiliatura, il capogruppo dem Francesco Colaiacovo, l’ha convocata per "fare chiarezza sull’accordo tra Ferrara Expo e il Comune". Per la verità, le attenzioni del consigliere di minoranza si concentrano sull’esborso che l’Ente ha riconosciuto alla nuova società fieristica: si tratta complessivamente di 61 mila euro. "I contorni di questo accordo tra la società e il Comune – spiega Colaiacovo al Carlino – sono molto vaghi. Si parla genericamente di promozione della città, senza individuare in che modo questi soldi vengano realmente impiegati. Per cui, ho chiesto un approfondimento in questo senso". Ieri pomeriggio c’è stato il botta e risposta in Aula. La fonte da cui proviene il finanziamento corrisposto dal Comune a Ferrara Expo è il fondo di riserva. E anche su questo, il Pd ha eccepito a più riprese. Lo ha fatto il consigliere Elia Cusinato nell’ambito della discussione sul Rendiconto, in Commissione qualche giorno fa, ed è tornato sul punto anche il capogruppo ieri pomeriggio. "Non si capisce quale sia il motivo per il quale la Giunta stia depauperando il fondo di riserva, avendo prelevato ben 450 mila euro". La questione, tuttavia, è più complessa e non si innerva solo su un punto di carattere esclusivamente finanziario, ha a che fare con la strategia. Tant’è che l’altro punto all’ordine del giorno era il piano industriale di Ferrara Expo. "Al di là di realizzare eventi come Monsterland o l’Oktoberfest che hanno portato benefici solo ai privati e non certo alla città – scandisce Colaiacovo – non sappiamo quale sia il piano industriale di Ferrara Expo. In questi ani abbiamo visto che la società non è stata in grado di realizzare appuntamenti fieristici originali da esportare. Anzi, ha solamente depauperato le attività che venivano svolte in precedenza". Anche sul bilancio consuntivo di Ferrara Tua, la ‘regina’ del gruppo pubblico Colaiacovo avrebbe voluto vederci chiaro. "Ma non è stato presentato alcun pre-consuntivo da far visionare ai consiglieri comunali", chiude. A rispondere al dem è il direttore generale, Sandro Mazzatorta che spiega sotto il profilo tecnico per lo più la strategia alla base dell’accordo tra Comune e Ferrara Expo. "Si tratta – spiega Mazzatorta – di un protocollo che prevede una collaborazione tra il nostro ente e la società fieristica, che prevede un impegno in ordine al marketing territoriale. Devo dire che la Ferrara Expo sta aiutando concretamente l’amministrazione nell’attività di promozione del nostro territorio. È in qualche modo il braccio operativo del Comune in settore nel quale occorre sempre di più approcciare in maniera competitiva". Sui prelievi dal fondo di riserva, il direttore generale è molto chiaro: "È un’operazione che tutti i Comuni d’Italia fanno, ed è prevista dall’articolo 166 del Testo unico degli enti locali – precisa – per cui non capisco tutta questa preoccupazione. A fronte del fatto che, all’interno del Fondo, resta una cifra piuttosto considerevole". In merito alle azioni di Ferrara Expo, è tranchant: "Quando ci siamo insediati la Fiera era piena di debiti. Noi abbiamo fatto un’altra società, che entro la fine dell’anno porterà una fiera importantissima patrocinata dal ministero del Lavoro. E ha fatto molto altro in questi tre anni".

Federico Di Bisceglie