Kastamonu sul nuovo impianto: "Ci saranno 200 camion in meno"

L’azienda interviene dopo il sì del Comune al collificio "Particolare attenzione alla viabilità, ma anche all’ambiente".

Kastamonu sul nuovo impianto: "Ci saranno 200 camion in meno"

Kastamonu sul nuovo impianto: "Ci saranno 200 camion in meno"

CODIGORO

E’ la società Kastamonu a fornire alcune precisazioni, dopo il via libera del Comune a un impianto di produzione di colle e resine, in località Pomposa, lungo statale Romea, nel comune codigorese. Una scelta che ha fatto "storcere il naso" agli ambientalisti, ma porterà "ad un investimento di circa 40 milioni di euro che garantiranno ulteriori posti di lavoro sia per quanto riguarda le assunzioni dirette sia per quelle conseguenti al volano generato dall’indotto". La fabbrica della multinazionale turca produce panelli grezzi e nobilitati, con una produzione di almeno 450mila metri cubi, per una quota del 15% di mercato che colloca il Gruppo al quarto posto a livello nazionale e l’obiettivo è quello di crescere fino a produrre 600mila metri cubi, grazie anche al nuovo grande capannone.

"Particolare attenzione, all’interno della variante urbanistica è stata data alla viabilità in generale - precisano da Kastamonu - poiché porterà all’eliminazione di circa 200 camion all’anno dalla trafficata Romea, per le soluzioni progettuali di accessi all’impianto". Infatti ci sarà anche la realizzazione di una rotatoria a 5 braccia, nella zona di accesso di Conserve Italia e Kastamonu mentre sul piano della sicurezza "sono state fatte scelte progettuali e di tutti i presidi ambientali che saranno adottati - prosegue - in merito a sistemi di gestione delle acque meteoriche, di contenimento dei materiali stoccati all’interno dell’impianto e di abbattimento delle emissioni. Tali da garantire il rispetto delle normative vigenti e assicurare elevati standard di protezione di ciascuna matrice ambientale e della salute pubblica".

Attenzione anche alla salvaguardia delle risorse idriche, essendo l’area caratterizzata da fragilità idraulica tipica delle aree deltizie.

c.c.