LAURA GUERRA
Cronaca

Laboratori estivi per giovani disabili: "Risorse per potenziare il servizio"

Il tema verrà discusso in Consiglio comunale, nel piatto 24mila euro destinati politiche di inclusione. Al progetto partecipano anche Poggio Renatico e Terre del Reno. Delogu: "Siamo vicini alle famiglie".

Laboratori estivi per giovani disabili: "Risorse per potenziare il servizio"

Laboratori estivi per giovani disabili: "Risorse per potenziare il servizio"

In Consiglio comunale, questa sera, torna a essere discusso il delicato tema dell’aiuto alle famiglie con figli disabili. L’obiettivo è dare vita a una progettualità specifica. "Si stanziano risorse per creare dei laboratori estivi per ragazzi disabili – spiega l’assessore Dalila Delogu –. Nasce da un percorso che stiamo seguendo dall’anno scorso, quando si era creato per l’estate un fondo straordinario per aiutare economicamente le famiglie che avevano bambini autistici e che li iscrivevano in centri estivi. Volevamo dare un segnale a queste famiglie anche a seguito di risorse regionali arrivate per creare la progettualità distrettuale ‘Una rete per l’autismo’, che si concluderà a giugno. Quest’anno la volontà dell’amministrazione è stata di portare sul nostro territorio un servizio".

Con la variazione di bilancio di 24mila euro complessivi si crea dunque un fondo al quale hanno aderito anche i Comuni di Terre del Reno e Poggio Renatico, contribuendo in maniera proporzionale. "L’ottica è di creare laboratori in via sperimentale che danno continuità al centro estivo che ci sarà a giugno per i ragazzi autistici finanziato dalla Regione – prosegue l’assessore –. Per fare in modo che le famiglie non si ritrovino completamente scoperte a luglio e agosto, abbiamo pensato di dare una sorta di continuità, mantenendo il gruppo, la socialità ed estendendola a tutti i ragazzini che hanno una disabilità certificata. La fascia sulla quale ci concentriamo è quella che va dagli 11 ai 17 anni perché nei centri estivi comunali si accolgono infanzia e primaria. Per quelli più grandi che frequentano gli ultimi due anni delle superiori o che si sono appena diplomati, con fondi regionali abbiamo creato laboratori di socialità. Verranno sperimentate anche forme di autonomia verso il mondo del lavoro. Rimaneva dunque scoperta quella fascia, e da lì l’idea della sperimentazione di ulteriori laboratori". Un ulteriore step in avanti. "Abbiamo voluto creare le basi per dar vita a un servizio, sulle basi dei ragionamenti fatti dopo le sole dieci richieste di contributo economico dell’anno scorso – aggiunge Delogu –. Ci siamo chiesti il perché di un numero così basso. Una delle risposte è stata proprio la carenza del servizio. Abbiamo così voluto aiutare le famiglie provvedendo a un potenziamento del servizio stesso. Ci siamo parametrati su un numero di 24 possibili utenti da suddividere in piccoli gruppi e, in base al numero di aderenti, si ragionerà sul numero di giornate dei laboratori. Uscirà il bando per la coprogettazione insieme alle associazioni del terzo settore e seguiranno tavoli per valutare le attività nel dettaglio. Verrà coinvolto anche il Comune che sostiene direttamente il costo degli educatori".

L’assessore sottolinea infine un aspetto importante. "Creiamo laboratori che si rivolgono a questi soggetti fragili ma in realtà puntano alla massima inclusione possibile, facendoli vivere all’interno della comunità e nel massimo valore della persona – conclude –. A livello politico abbiamo dato la linea di indirizzo, il sostegno e il segnale di vicinanza alle famiglie".