L’odissea per una Tac e le incongruenze delle proteste giovanili

Una lettera aperta critica la gestione delle prenotazioni per esami radiologici, evidenziando la necessità di una maggiore efficienza e chiarezza nel servizio sanitario. Inoltre, vengono sollevati dubbi sul discernimento di alcuni studenti universitari in relazione a questioni politiche e internazionali.

Caro Carlino,

vent’ anni fa mia suocera aveva dolori alla schiena e alle anche e per conseguenza necessità di esami radiologici. Fu mandata per le anche a Copparo, per la schiena ad Argenta e si fece da Ferrara centro due deliziose scarrozzate in auto con il figliolo pensionato, ammirando la primavera esultante. Ora tocca all’ erede doversi sottoporre a TAC in 4 distretti corporei ( per privacy non sto a specificare). La prenotazione telefonica al CUP ha assegnato un primo appuntamento ad Argenta per 2 distretti e un secondo appuntamento in una clinica convenzionata a Ferrara per gli altri due. E’ andata bene per i tempi di attesa: un mesetto, accettabile anche per una persona che ha ben ragione di temere il peggio. Al telefonista ho chiesto il perché delle due sedute TAC, quando in passato era stato sufficiente un solo esame “total body”, comunque ben più rassicurante : risposta di “non conoscenza”. Vorrei che il Management dell’Ausl esplicitasse le ragioni tecniche della ancora praticata assegnazioni delle indagini a due presidi sanitari: forse chi referterà le indagini è specializzato per un solo distretto corporeo o al massimo due? O forse per ragioni statistiche e di distribuzione degli incarichi agli specialisti è conveniente spedire di qua e di là il tapino? Auspico una più fluente e concludente gestione del paziente, che non si trastulla a farsi trapassare da radiazioni e a fare il giro della provincia.

Lettera firmata

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Caro Carlino,

nelle grandi aziende dove i problemi da risolvere sono tanti e non tutti sono in grado di farlo, un bravo ingegnere ci fece notare che il titolo di studio dà istruzione e conoscenze di base, ma non dà necessariamente l’intelligenza e l’intuito necessari per risolverli. Ebbene ascoltando le argomentazioni di alcuni studenti universitari che protestavano, forse futura classe dirigente di questo paese, molti dubbi sono sorti sulle capacità di discernimento degli studenti. 1) Parlano di fascismo ma sono i primi a usare mani e i bastoni contro la polizia. Poi impediscono ad un ministro di parlare di natalità in un paese che ha tanti anziani e gravi problemi di sanità e previdenza.

2) Accusano Israele di genocidio e nazismo ignorando la strage di innocenti del 7 ottobre per opera di Hamas che usa i palestinesi come uomini bomba e scudi umani.

3) Contestano le ricerche sulle armi con le università israeliane, dimenticando che l’ Iran ha l’atomica ma non per produrre energia.

b. b.