Non si ferma all’alt e picchia i militari. Trentaduenne calmato con il taser

Un cittadino straniero è stato fermato in via Rosa Angelini da una pattuglia del Radiomobile. Lo hanno notato in bicicletta e seguito da via Porta Catena. Il giudice ha convalidato l’arresto.

Non si ferma all’alt e picchia i militari. Trentaduenne calmato con il taser

Non si ferma all’alt e picchia i militari. Trentaduenne calmato con il taser

Lo hanno notato in bicicletta che da Porta Catena si stava dirigendo verso via Rosa Angelini. Ma prima di riuscire a raggiungere l’abitazione, è stato fermato da una pattuglia di carabinieri in servizio di controllo. Erano le due circa di ieri, quando il nogeriano di 32 anni è stato bloccato dai militari dell’Arma che gli hanno chiesto i documenti. Una domanda non molto gradita, evidentemente, considerando che lui ha deciso di non mostrarli, nonostante uno dei carabinieri gli abbia fatto notare di avere il portafogli in tasca. E’ stato in quel momento che il nigeriano ha iniziato a innervosirsi, fino a quando, al rinnovato appello di mostrare i documenti non ha iniziato a reagire, colpendo uno dei carabinieri del Radiomobile, facendolo finire sul cofano della gazzella di servizio. E’ stato a quel punto che il collega, per ricondurlo alla calma, ha utilizzato il taser, per due volte, prima di riuscire a placarlo. É stato a quel punto che lo straniero, che stava cercando rifugio in casa, è stato ammanettato e portato in caserma, per essere sottoposto a ulteriori accertamenti.

Il sospetto dei militari dell’Arma era che potesse avere con sé della droga, ma la perquisizione personale e anche quella nell’abitazione sono risultate negative. Per lui è comunque scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Ieri mattina, poi, è comparso davanti al giudice del Tribunale di Ferrara per l’udienza di convalida dell’arresto disposto dal pubblico ministero di turno, Barbara Cavallo. Al termine della ricostruzione dei fatti, il giudice Giovanni Solinas ha convalidato l’arresto eseguito dai militari dell’Arma, mentre il legale che lo assiste, l’avvocato Simone Bianchi, ha chiesto i termini a difesa per preparare il processo per direttissima. Termini che sono stati concessi dal giudice Solinas. Nel frattempo, lo stranieri dovrà rimanere ristretto nell’abitazione che condivide con la moglie, in regime di arresti domiciliari.

cri.ru.