Palpeggiò tredicenne sul treno: "Valutare se il ragazzo è capace di stare in giudizio"

Il venticinquenne è accusato di violenza sessuale nei confronti di una infraquattordicenne. Il giudice ha disposto che venga sottoposto a una perizia psichiatrica prima di decidere.

Palpeggiò tredicenne sul treno: "Valutare se il ragazzo è capace di stare in giudizio"

Palpeggiò tredicenne sul treno: "Valutare se il ragazzo è capace di stare in giudizio"

FERRARA

Servirà una perizia per stabilire se al momento dell’aggressione a sfondo sessuale nei confronti di una ragazzina di tredici anni, il giovane era in grado di intendere e volere e, soprattutto, se è capace di stare in giudizio. E’ quanto disposto ieri dal giudice per le indagini preliminari, Danilro Russo nei confronti del venticinquenne che è accusato di violenza sessuale nei confronti di una adolescente.

L’episodio risale al 17 dicembre del 2020 ed è accaduto su un convoglio della linea ferroviara Ferrara-Codigoro. Nel viaggio di ritorno dopo l’uscita da scuola. La ragazzina stava tornando a casa ed è stata aggredita dal giovane che si trovava sullo stesso convoglio e che poco prima aveva preso il telefono cellulare ad un’amica della vittima. Dopo questa lite, l’indagato avrebbe spinto la tredicenne, costringedola contro il finestrino del treno e iniziando a palpeggiarla pesantemente, mimando un atto sessuale.

Quando la ragazzina è arrivata a casa, ha raccontato tutto alla madre. Da qui la segnalazione alla polizia ferroviaria per riuscire a risalire a chi aveva molestato la figlia. Indagini che hanno portato a individuare il presunto responsabile. Che sembrava destinato a dover concordare la pena. Almeno l’udienza di ieri era stata fissata per ufficializzare la pena concordata, ma la decisione al termine dell’udienza è stata un’altra. Il giudice ha disposto che il venticinquenne venga sottoposto a perizia psichiatrica per valutare, innazitutto, se è capace di stare in giudizio, pare infatti che il ragazzo abbia alcuni problemi. È stato così stato scelto un esperto che dovrà incontrare il ragazzo e capire se i suoi disturbi del comportamento possano essere dipesi da una condizione psicopatologica deficiataria. E, soprattutto, se questa condizione abbia fatto sì che in quella circostanza, di tensione, il giovane abbia avuto un comportamento aggressivo e di molestie a causa della sua eventuale patologia.

Ma gli approfondimenti disposti dal giudice del Tribunale di Ferrara, servono anche per stabilire se il ventinciquenne è capace di stare in giuduizio, cioè di affrontare un processo. Ieri, quindi, l’udienza non si è chiusa con il patteggiamento della pena che era già stato concordato, ma con la scelta di approfondire ulteriormente gli aspetti in cui si è consumata l’aggressione sul treno, con il ragazzo che dopo avere discusso con una ragazza, amica della vittima, se l’è presa poi con la tredicenne, forzandola addosso al finestrino, per poi iniziare a palpaggiarla nelle parti intime e tentare o comunque fingere di avere un rapporto sessuale con lei.

cri.ru.