Più controlli nell’ospedale di Cona: "Garantiamo la sicurezza sul lavoro"

Il prefetto e la direttrice dell’Ausl: "Troppi episodi spiacevoli, bisogna agire"

Più controlli nell’ospedale di Cona: "Garantiamo la sicurezza sul lavoro"

Più controlli nell’ospedale di Cona: "Garantiamo la sicurezza sul lavoro"

"Questo tavolo è stato attivato in prefettura dopo una serie di episodi spiacevoli che si sono ripresentati in modo ancora più violento rispetto al periodo pre-Covid". È la direttrice generale dell’Ausl Monica Calamai a spiegare i motivi che stanno dietro al progetto varato per arginare le violenze contro il personale sanitario. "I dati ci dicono che nel 90% dei casi sono gli infermieri a subire i soprusi, con una prevalenza del sesso femminile rispetto a quello maschile – prosegue –: i due luoghi più a rischio sono i pronto soccorsi e le aree di disagio psichiatrico, soprattutto nelle ore pomeridiane e notturne. Il tavolo attivato dalla prefettura ci ha dato modo di fare una ulteriore riflessione che ci ha portati a creare un gruppo di lavoro interaziendale, che ha predisposto un piano di più ampio respiro rispetto alle procedure già esistenti. Questo piano, deliberato dalle due aziende sanitarie, è molto importante come dimostrato anche dai dati". Il fenomeno della violenza sugli operatori si sta modificando, e si sta ‘spostando’ anche nelle strutture della medicina territoriale. "Le azioniche abbiamo predisposto – conclude la direttrice – sono finalizzate a dare risposte e a prevenire le aggressioni, in un’ottica più generale e organica di benessere lavorativo e instaurando una cultura della sicurezza sul lavoro grazie anche ad un’importante formazione degli operatori e ad azioni di comunicazione e sensibilizzazione dell’utenza".

All’ospedale di Cona, a causa dell’intensificarsi delle violenze, il prefetto Massimo Marchesiello ha disposto il raddoppio della presenza delle forze di polizia. "I dati presentati – così il prefetto – evidenziano quanto siano importanti le iniziative intraprese dalle aziende sanitarie ferraresi per contrastare e prevenire le aggressioni nei confronti degli operatori sanitari. È fondamentale riconoscere l’importanza del lavoro svolto dal personale sanitario, che si dedica quotidianamente alla cura e al benessere della comunità, spesso in condizioni difficili. Desidero, peraltro, sottolineare anche l’impegno e lo sforzo significativo profuso dalle forze di polizia, che collaborano strettamente con le autorità sanitarie per garantire un ambiente di lavoro sicuro".