"Pochi infermieri, la sanità è in tilt"

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"Pochi infermieri, turni sfiancanti. Qualcuno, a causa delle condizioni di lavoro, preferisce spostarsi altrove e lavorare nel privato. A questo si aggiunge la ‘cessazione’ o la diversa collocazione di alcuni professionisti nel corso degli ultimi anni. Fatti che hanno aggravato la situazione a Cona, diventata ormai insostenibile, come denunciano le rappresentanze di categoria". Il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, si schiera dalla parte di ‘Nursing Up’ e di coloro che hanno protestato, nel corso delle ultime settimane, per le difficili condizioni lavorative con cui si è costretti ad operare all’ospedale di Cona. "Un po’ ovunque sentiamo parlare dello stesso problema: la carenza di personale, che implica un carico di lavoro straordinario che grava sul personale in servizio, senza la possibilità di programmare adeguatamente nemmeno i turni di riposo. Un problema che si fa più pressante – dice ancora Bergamini – durante i servizi notturni ed in certi momenti dell’anno. Dobbiamo purtroppo constatare come, negli ultimi tre anni, ci siano stati anche tredici infermieri ‘cessati’ dal servizio o passati ad altre posizioni organizzative, che vengono dunque a mancare nella già corta ‘coperta’ dei professionisti dedicati all’assistenza". Una situazione che potrebbe aggravarsi in autunno se, come pare possibile, dovesse esserci una coda della pandemia. Bergamini sottolinea infine come nel sistema manchino molti degli infermieri formati nel corso degli anni dalle università, Ferrara inclusa.