Processo Bergamini verso la fine: "Verdetto entro il 24 luglio"

L’annuncio della Corte d’Assise all’udienza di ieri. Chiesta l’acquisizione della sentenza Gambirasio

Processo  Bergamini verso la fine: "Verdetto entro il 24 luglio"

Processo Bergamini verso la fine: "Verdetto entro il 24 luglio"

ARGENTA

Dopo due anni e mezzo di udienze e cento testimoni, e quasi trentacinque di misteri e depistaggi, probabilmente, il processo per la morte di Donato Denis Bergamini sta per giungere alla fine. Sta per dare il suo verdetto: se Isabella Internò, sua ex fidanzata all’epoca della morte del calciatore argentano, è stata complice nell’omicidio oppure se, come da sempre si dichiara lei, è innocente. Continuando a sostenere che il ’suo’ Denis quella sera del 19 novembre del 1989 si è suicidato gettandosi sotto il camion rosso. Nonostante la scienza abbia dimostrato che Bergamini è stato ucciso prima di essere disteso sull’asfalto. Trentacinque anni, quasi, di misteri, di indagini depistate, di silenzi che sono stati ripercorsi davanti alla Corte di Assise di Cosenza, presieduta dal giudice Paola Lucente e che troveranno comunque un primo importante verdetto con la sentenza della Corte di Assise che la giudice Lucente ha previsto tra il 19 e il 24 luglio prossimi. Prima delle ferie estive, quindi, uno dei cold case più noti in Italia avrà un verdetto.

Intanto nell’udienza di ieri il pm Primicerio ha chiesto l’acquisizione di alcuni articoli di una puntata de Il Processo del lunedì, relativi ai giorni immediatamente precedenti e successivi la tragica morte di Denis. Chiesta, inoltre, l’acquisizione dei biglietti di auguri natalizi acquistati dal calciatore rossoblù prima della sua morte e rinvenuti dalla sorella Donata, i verbali delle sit rilasciate dall’ex allenatore del Cosenza Gianni Marzio e anche la richiesta di riapertura indagini sul caso avanzata dall’allora avvocato di parte civile Gallerani e due verbali di interrogatorio dell’imputata risalenti al 2013 e al 2014. Chiesta, infine, l’acquisizione di alcune foto scattate dall’ispettore di polizia giudiziaria Pasquale Pugliese del luogo in cui è stato rinvenuto il corpo senza vita del calciatore. L’avvocato Alessandra Pisa, in aula in sostituzione degli avvocati Fabio Anselmo e Silvia Galeone, ha chiesto l’acquisizione di tre sentenze definitive (due italiane: casi Gambirasio e Fava, una del SudAfrica) nelle quali il marker della glicoforina è stato dirimente per giungere ad un verdetto. Gligoforina che è la sostanza con cui è stato accertato che le ferite di Bergamini sono avvenute post mortem. L’imputata non era in aula. Si torna in aula l’8 luglio.

cri.ru.