Scontro frontale, uomo gravissimo. Ed è polemica per il ponte chiuso

Santa Maria Codifiume, a 62 anni trasportato in elimedica al Maggiore. Ferito anche un ragazzo. Lo schianto sulla Lungo Reno, "strada congestionata dopo la chiusura del passaggio della Fascinata".

Scontro frontale, uomo gravissimo. Ed è polemica per il  ponte chiuso

Scontro frontale, uomo gravissimo. Ed è polemica per il ponte chiuso

Un terribile incidente ha paralizzato nuovamente le strade della provincia, senza per fortuna gravi conseguenze. Questa volta sulla Lungo Reno al confine tra i comuni di Molinella, su territorio bolognese, e Santa Maria Codifiume. Erano quasi le 7, sulla strada arginale che collega i due territori, quando due auto, una Clio e un’altra utilitaria, per cause da accertare, si sono sono scontrate frontalmente. Terribile l’impatto che ha paralizzato la circolazione a lungo. Alla guida della Clio un 62enne e sull’altra vettura un 29enne. Sul posto sono subito arrivati i sanitari del 118 con ambulanza, automedica e, poco dopo, con l’elisoccorso. Ad avere la peggio il 62enne che è stato trasportato, già privo di sensi, in elicottero al Maggiore di Bologna. Qui è tuttora ricoverato per un gravi politrauma, ma non sarebbe in pericolo di vita. Il 29enne è, invece, stato portato in codice di bassa gravità all’ospedale di Cona. Sulla scena dell’incidente anche i carabinieri della Compagnia di Ferrara che dovranno chiarire le cause.

A seguito del frontale si è scatenata un’accesa polemica politica. Questa strada è diventata troppo congestionata, infatti, a seguito della chiusura, da parte della Città Metropolitana, del ponte sul Reno per una crepa, e conseguentemente dell’altra tratta che collega il molinellese a Ferrara. Ne parla Giampaolo Zerbini, capogruppo Lega di Molinella: "L’incidente avvenuto era un fatto tristemente annunciato. Da diversi giorni il ponte della Fascinata è chiuso, per una pessima manutenzione dovuta alle scelte amministrative della sinistra, e il traffico è stato deviato su un tragitto oggettivamente più pericoloso. Il traffico è stato dirottato sul ponte del traghetto, alcuni chilometri più in là. Si tratta di un tragitto che richiede un totale di otto chilometri sul lungo Reno, senza alcun argine o barriera protettiva per i mezzi. È una strada non sufficientemente sicura. Episodi come questi vanno prevenuti, non semplicemente attesi. Era un disastro annunciato da evitare".

Zoe Pederzini