REDAZIONE FERRARA

Si cerca l’anonimo che scrisse nel 2015

Le buchette sono utilizzate per risalire all'autore di una lettera anonima cruciale per l'omicidio di Willy Branchi nel 2015, coinvolgendo un sessantenne disoccupato e pericoloso.

Uno degli obiettivi delle buchette è risalire all’anonimo che scrisse la lettera indirizzata a Luca Branchi nel 2015 e nella quale emersero, per gli inquirenti, dettagli "fondamentali" per arrivare alla verità. Un foglio A4 – 74 righe scritte in stampatello spalmate in due facciate piegate e messe in una busta affrancata e recapitata il 28 ottobre 2015 nella buchetta di casa di Luca, fratello di Willy, a Goro – che si focalizza attorno alla figura di un sessantenne attualmente disoccupato, con una sfilza di precedenti a carico e che, a detta dello scrivente, ogni tanto all’epoca dormiva su una barca. Un personaggio ritenuto molto pericoloso, indagato oggi – assieme ad altri due pescatori di Goro ma in un fascicolo diverso – per l’omicidio di Willy.