STEFANO MANFREDINI
Cronaca

Spal, ferma la maledizione dell’attaccante

Dopo le tante meteore del passato, gli ultimi arrivati Zilli e Petrovic hanno 10 partite a disposizione per dimostrare il loro valore

Spal, ferma la maledizione dell’attaccante

Spal, ferma la maledizione dell’attaccante

La maledizione del mercato di riparazione sta colpendo anche quest’anno, ma Massimo Zilli e Tomi Petrovic hanno ancora a disposizione 10 giornate di campionato per sfatare il tabù e gettare le basi per un futuro in biancazzurro. Da diversi anni la Spal deve fare i conti con l’assenza di un bomber di riferimento, che puntualmente viene invocato da tifosi e addetti ai lavori in tutte le sessioni di campagna acquisti. In particolare a gennaio, quando si deve rimediare ad una situazione di classifica deficitaria come al club di via Copparo sta accadendo già da parecchi anni. Purtroppo però i tentativi della dirigenza di portare a Ferrara attaccanti più o meno affermati per cambiare il corso della stagione, nella storia recente non hanno prodotto i frutti sperati. Basti pensare che nel campionato di serie A 2018-19 arrivò dal Partizan Belgrado un certo Marko Jankovic, meteora montenegrina che ha lasciato Ferrara senza aver segnato nemmeno un gol. Per la cronaca, poi si è trasferito in Israele e ora gioca in Azerbaigian.

La stagione successiva, subito prima dell’arrivo della pandemia, la Spal si assicurò Alberto Cerri che nella sua seconda esperienza in biancazzurro non fece molto meglio di quella precedente: un solo gol a referto (in uno Spal-Roma 1-6) e tante assenze per infortunio. In serie B la situazione è precipitata, se si considera che nella stagione 2020-21 – con la Spal in piena corsa per la promozione diretta – la società biancazzurra puntò su Marco Tumminello e Raul Asencio: il primo praticamente non giocò mai, mentre lo spagnolo disputò 13 partite senza realizzare nemmeno una rete. E la squadra guidata prima da Marino e poi da Rastelli finì clamorosamente fuori dai playoff. Andò un po’ meglio la stagione successiva con gli ingaggi di Luca Vido e Mattia Finotto, ma il loro rendimento fu altalenante come quello della squadra di Venturato che si salvò soltanto alla penultima giornata.

Meglio non riaprire la ferita della retrocessione della scorsa stagione, quando a gennaio la Spal confermò le punte che aveva in organico pescando però dal campionato qatariota il trequartista greco Giannis Fetfatzidis, praticamente non pervenuto. Quest’anno la scelta della società biancazzurra è caduta su due giovani di prospettiva, che possiedono caratteristiche che in precedenza mancavano al parco attaccanti della Spal. Zilli ha sfoderato qualche prestazione incoraggiante nelle prime uscite, ma non si è confermato. L’acquisto più atteso però era Petrovic, che a Trento da metà della scorsa stagione a metà di quella in corso aveva timbrato il cartellino 11 volte destando un’ottima impressione e invece finora ha steccato. La Spal ha bisogno del loro contributo e dei loro gol, perché a 39 anni il peso dell’attacco non può gravare sulle spalle di Mirco Antenucci che per fortuna è tornato a trascinare la squadra da capitano vero. Mister Di Carlo scommette comunque su di loro, effettuando rotazioni quasi sistematiche che coinvolgono anche Simone Rabbi (come è noto Dario Sits resterà invece ai box quasi fino al termine della stagione). Quale sarà la coppia prescelta per lo scontro diretto col Sestri Levante?