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"Sul palco donne unite per vincere"
Gaia De Laurentiis e Stefano Artissunch, stasera alle 21 alla Pandurera, saranno protagonisti della splendida commedia scritta da Dario Fo e Franca Rame "Una giornata qualunque", opera divertente e vivace che farà comunque riflettere. Ne parla con noi Gaia De Laurentiis.
Avete debuttato sabato e ora arrivate a Cento, cosa ci può raccontare?
" E’ uno spettacolo che mi ha fatto penare tantissimo perché a Dario Fo ci si avvicina con tanto rispetto dimenticandosi che a teatro bisogna sempre avere faccia tosta e mollare gli ormeggi. Quindi mi sono fidata ciecamente del regista che aveva ben chiaro quel che voleva. Affronta parecchie tematiche ed è la storia di una donna che vuole suicidarsi e fa un video al suo ex marito".
Cosa vuole trasmettere questo spettacolo?
"Come diceva anche Fo, quando le donne cominceranno a sentirsi parte dell’universo e non solo centrate su loro stesse, avranno fatto centro. E’ ciò di cui si parla tanto oggi, cioè fare squadra, essere unite. Solo unendosi la donna vince"
Che amore è per il teatro, lei che ha fatto anche tv?
"Il teatro è la mia vita da quando a 17 anni sono entrata in accademia. Poi la tv è arrivata per caso, una parentesi divertente che mi è servita anche dal punto di vista della popolarità. Una tv che è cambiata tantissimo e che non guardo se non quella giornalistica e non mi sembra che ci sia tanta volontà nello sperimentare nell’intrattenimento. Mi piace di gran lunga lavorare su personaggi in teatro.
Cosa prova quando è sul palco a contatto diretto col pubblico?
"E’ la gioia di raccontare qualcosa. Il teatro è un momento di condivisione grandissimo, uno scambio con il pubblico. Quando si parla di magia teatrale non è una cosa astratta ma una cosa molto concreta. Ed è anche un grande sfogo per il pubblico e bisognerebbe educare i ragazzi ad andarci anche per questo motivo: un luogo di condivisione dove ci si arrabbia, si piange ed è liberatorio.
Che messaggio vuol dare ai centesi che stanno sistemando il teatro ferito dal sisma?
"Sono menti illuminate che hanno pensato che il teatro è un punto importante in una città dal punto di vista storico e culturale e si investe per rimettere in piedi qualcosa che nella nostra società è importante. Laddove molti teatri chiudono è bello vedere che c’è una città che investe per mantenere il proprio patrimonio culturale. Veder rinascere un teatro è importante anche per noi attori perché sono luoghi dove si sta insieme e ci si sfoga insieme, una condivisione".
l.g.