MAURO
Cronaca

Un brodino in attesa del mercato

La Spal torna da Gubbio con un punto non immeritato, grazie a due traverse. La squadra di Colucci è stata ordinata in difesa, ma ha mostrato scarsa capacità di creare occasioni da rete. Per migliorare la classifica, servono rinforzi e una vittoria a tutti i costi prima di Natale.

Malaguti

Due traverse salvano la Spal consentendole di tornare da Gubbio con un punto non immeritato e col terzo clean sheet in 16 gare: non fosse per la consueta incapacità di creare occasioni da rete, e per la sterilità sulle pochissime che capitano, si poteva ottenere anche di più. In Umbria ne è arrivata una sola, un regalino puntualmente scialato da Rabbi che con la porta ha in atto un litigio ormai infinito, e forse eterno. Sul piano difensivo la squadra di Colucci, molto tonica nei centrali Peda e Bassoli, è stata ordinata. Il Gubbio ha avuto quattro opportunità, e due le ha inventate Di Massimo dalla distanza, sicché da sotto si contano solo la prima traversa di Corsinelli e l’azione Spina-Montevago su ’svenimento’ di Tripaldelli. La classifica si muove ancora, sempre lentissimamente, e i biancazzurri agganciano la Juve. Se poi si cercano conferme di progressi concreti, li si trovano solo nella fase difensiva. A metà campo l’atteggiamento è stato un filo migliore di altre volte, con la squadra capace di non abbassarsi troppo, se non nel finale. Colucci le prova tutte, stavolta un 4-4-2 con Rao e Collodel esterni. Ma paradossalmente, questo 0-0 acuisce il rimpianto per i tre punti gettati con l’Ancona. E mette a nudo la modestia di troppi interpreti. Bruscagin e Collodel sbagliano tutto (il secondo almeno corre), Antenucci non ha lo smalto dei bei tempi, Rabbi e Orfei davanti danno poco, Maistro è un mezzo fantasma, Carraro è in partita solo se i ritmi sono bassi come al ’Barbetti’. Davanti è un pianto e senza rientri e rinforzi, sempre lo sarà. Piccoli sono quindi i passi in avanti: di qui a Natale restano tre partite e una bisogna vincerla a tutti i costi per tamponare. Poi un portiere, due centrocampisti, un nove e anche un terzino destro (sissignori…) sono indispensabili. E stavolta bisogna andar sul sicuro e azzeccarli, come non è avvenuto in estate.