"Solo nella giustizia e nella legalità potrete costruire il presente e il futuro di un mondo che vi rende liberi. Non date mai nulla per scontato. Dobbiamo vivere in maniera corretta e credere nei valori civili per sconfiggere la mafia". Giuseppe Costanza, che nel 1992 si trovava sul sedile posteriore dell’auto guidata da Giovanni Falcone e che è sopravvissuto all’attentato mafioso, ieri mattina era nelle scuole tra gli studenti e nel pomeriggio all’intitolazione, del parco di via Leopardi a Bondeno, a due passi dai plessi scolastici delle elementari e delle medie, che è stato dedicato dall’amministrazione comunale a Giuseppe Di Matteo.
Un momento ufficiale, commovente, reso ancora più profondo e sentito dalla presenza del consiglio comunale dei ragazzi e di tanti studenti dell’istituto superiore Carducci e della scuola primaria elementari "Bonati" che hanno condiviso, dopo la scuola, questo momento che li unisce a Giuseppe Di Matteo. Venne barbaramente ucciso a soli quattordici anni da Cosa Nostra, dopo oltre due anni di prigionia. I mafiosi, travestiti da Carabinieri, indussero Di Matteo a seguirli con la promessa che il piccolo avrebbe potuto riabbracciare il padre divenuto collaboratore di giustizia. Nel giro di due anni, non avendo ottenuto da parte del padre un ripensamento sulle dichiarazioni fornite agli inquirenti, i mafiosi si trasformarono da carcerieri in omicidi, uccidendo il giovane Giuseppe per strangolamento e successivamente sciogliendo il cadavere nell’acido.
La proposta di intitolare lo spazio pubblico alla giovane e innocente vittima della mafia era stata votata all’unanimità dal consiglio Comunale. "La diffusione della conoscenza sin dalla giovane età è il miglior modo per allontanare i ragazzi dalle azioni illecite o, nei contesti in cui questa è diffusa, dalla criminalità organizzata – ha detto il sindaco Simone Saletti, scoprendo la targa di intitolazione –. Per questo all’inaugurazione di oggi abbiamo cercato la presenza dei nostri studenti, affinché il seme della vita nella legalità prosperi in ciascuno di noi. Il giovane Di Matteo ha subito dolori indicibili, ed è quindi giusto ricordarne la memoria attraverso un parco a lui dedicato a pochi passi dalle nostre scuole". "Falcone era una persona eccezionale, dotata di grande umiltà e rispetto per tutti – ha raccontato Giuseppe Costanza –. Purtroppo, attraverso la sua bravura era arrivato a suscitare paura nei mafiosi e per questo fu vittima di quell’attentato. Sono convinto che il tempo consentirà di gettare piena luce sulla vicenda, così da arrivare un giorno a scovare i veri responsabili".
Claudia Fortini