Willy, il nostro podcast. Delitto, piste e misteri. Le tappe del giallo. Domani la prima puntata

Dal giorno del ritrovamento del corpo, nel 1988, agli ultimi sviluppi. Una storia maledetta raccontata con atti e testimonianze esclusive. Ogni martedì (8 le uscite) nuovi elementi per ricostruire i contorni dell’orrore.

Willy, il nostro podcast. Delitto, piste e misteri. Le tappe del giallo. Domani la prima puntata

Willy, il nostro podcast. Delitto, piste e misteri. Le tappe del giallo. Domani la prima puntata

Un delitto efferato, una vita devastata nel fiore degli anni e un mistero irrisolto che si trascina da decenni tra indagini finite nel vuoto, bugie e una cappa di omertà che ancora nega giustizia a quel ragazzo e alla sua famiglia. È la storia di Vilfrido Branchi, 18 anni, per tutti Willy, assassinato e lasciato nudo lungo l’argine del Po di Goro nella notte tra il 29 e 30 settembre del 1988. Da quella maledetta notte il Carlino ha seguito la storia di Willy e ha contribuito a far riaprire il caso raccontando ogni successivo step, fino all’ultima pista che conduce verso un paesino del Veneto. Ora quella storia esce dalle colonne stampate e diventa un podcast.

Nelle 8 puntate, attraverso la voce narrante del nostro giornalista Nicola Bianchi e tanti altri contributi audio, si ripercorrerà la vicenda, dall’omicidio alle prime indagini che portarono a Valeriano Forzati, il futuro killer del Laguna Blu. La prima sarà disponibile a partire da domani sul nostro sito, www.ilrestodelcarlino.it, e su tutte le piattaforme (Spotify, Google, Apple). Le altre sette puntate verranno pubblicate, con le stesse modalità, nei martedì successivi. Il racconto di quel mistero irrisolto parte proprio dalla scoperta del cadavere di Willy, ricostruendo i primi concitati momenti, la pista Forzati finita in un buco nell’acqua e poi il silenzio per decenni. Ampio spazio verrà dedicato alle varie piste vagliate nel tempo, dal mondo della droga alla rapina finita male fino a quel giro di pedofilia nel quale il diciottenne potrebbe essere rimasto invischiato. Si arriverà poi alla svolta del 2014, con la riapertura del fascicolo a seguito della pubblicazione delle parole dell’ex parroco del paese, don Tiziano Bruscagin, riferite proprio al Carlino. L’indagine portò alla luce dettagli inquietanti e vide lo stesso sacerdote finire a processo per calunnia, poi assolto. Attraverso ricostruzioni di inquirenti, medici legali, analisi di documenti e atti giudiziari, testimonianze esclusive di personaggi dell’epoca che porteranno alla luce aspetti mai emersi, si arriverà all’ultimo sospettato, un uomo di 60 anni attorno al quale procura e carabinieri stanno chiudendo il cerchio. Il tempo dirà se siamo all’ultimo atto della tragedia e se finalmente le nebbie del Po si solleveranno restituendo giusizia e verità a chi le chiede da 36 anni.

f. m.