"Cento campione d’inverno? Ora penso solo a Chieti"

Mecacci, coach della Tramec: "Stiamo facendo cose eccezionali senza Zil e ora anche senza Zampini. Ma guai dare per scontato che sarà sempre così"

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Matteo Mecacci (foto), la Tramec è a 40 minuti da un possibile titolo di campione d’inverno. Sensazioni?

"Anzitutto non dipende del tutto da noi, ma in questo momento l’obbligo è pensare di battere Chieti, chiudendo un girone di andata comunque eccezionale".

Prima contro ultima: il suo non è eccesso di prudenza?

"Tutt’altro, perchè loro non avranno nulla da perdere e potrebbero recuperare Jackson. Noi invece siamo con rotazioni ridotte e diversi acciacchi, che ci impediscono di allenarci come vorrei".

Nel brevissimo periodo, ovvero la partita di Mantova, siete stati perfetti anche nell’emergenza.

"Sì, ma quel match non è riproducibile, anzitutto perchè abbiamo trovato un’avversaria che aveva giocato cinque partite in due settimane. Ora noi e Chieti saremo più freschi, ma il problema delle rotazioni ridotte resta, e vorrei evitare uno scivolone come quello contro Nardò".

Domenica nel dopo partita ha parlato chiaro: si aspetta rinforzi dopo l’infortunio a Zampini.

"Assolutamente, non possiamo rimanere così e la posizione di classifica attuale, nè la partita di Mantova, devono ingannare. Perchè nel girone di ritorno tutti si rinforzano e perchè questa squadra era stata pensata con quattro giocatori che possono trattare la palla. Ora ne sono rimasti tre e ci manca un titolare da 11 punti di media a partita. Serve velocità per concretizzare operazioni di mercato che però non dipendono solo da noi".

Si riferisce a Bossi?

"E’ un giocatore che ha sempre fatto questa categoria e che con l’arrivo di Ruzzier a Trieste è chiuso nel minutaggio. Però serve l’ok della società giuliana, non solo del giocatore".

Capitolo Zilli: lo aspettate?

"Ad oggi ha svolto tre allenamenti con la squadra, per cui lo stiamo inserendo giorno per giorno ed è come se avesse iniziato ora la preparazione. Ci vorranno sei settimane per averlo pronto".

Perciò resterà Ulaneo...

"Al momento si è ritagliato un ruolo importante nella squadra e a Mantova ha fatto bene. Con Scott, Zilli avrà più tempo per recuperare".

Il suo più grande rammarico?

"Non poter vedere sul campo la squadra pensata in estate, con Zampini e con Zilli, un pivot che la scorsa stagione ha prodotto 10 punti e 9 rimbalzi di media. Bisogna prenderla con filosofia".

Cambiano ambizioni e prospettive?

"Mi ha sempre fatto sorridere essere collocato tra i top team del girone senza il pivot titolare, ed essere in questa posizione senza due uomini da quintetto non deve far pensare per forza che continueremo con questi ritmi. Si è creata una bella alchimia, ma c’è tutto un girone di ritorno da giocare. Aspettative? Ce le mettiamo da soli, ma senza perdere di vista la realtà dei fatti".

Il campionato al giro di boa?

"Molto equilibrato al vertice, con Cividale nei panni della sorpresa in positivo, come Chiusi un anno fa, e Udine che nessuno si aspettava già con quattro sconfitte a questo punto della stagione. Ma i conti si fanno alla fine e non dimentichiamo il crescendo che ebbe Verona la scorsa stagione nel girone di ritorno".

Mauro Paterlini