ENRICO AGNESSI
Cronaca

Imola ricorda Senna 30 anni dopo. Minuto di silenzio commovente. Cesare Cremonini: “Ayrton? Un poeta”

Oltre 20mila presenti. Alle 14.17 il raccoglimento al Tamburello con i ministri degli Esteri Tajani e dell’Università Bernini. L’omaggio del cantautore bolognese e il ricordo di Matteo Salvini

Imola ricorda Ayrton Senna a 30 anni dalla sua morte (Foto Isolapresss)

Imola ricorda Ayrton Senna a 30 anni dalla sua morte (Foto Isolapresss)

Imola, 1 maggio 2024  – Un’emozione lunga 30 anni. Sono arrivati a migliaia, tra cui tantissimi stranieri e in particolare brasiliani, per rendere omaggio ad Ayrton Senna alla curva del Tamburello, nel punto dell’Autodromo di Imola in cui il pilota di San Paolo perse la vita a seguito di un incidente durante le fasi iniziali del Gp di Formula 1 del 1994. A fine giornata si contano oltre 20mila presenti. “Si conclude una giornata straordinaria e storica, in cui abbiamo commemorato il trentennale dalla scomparsa dei piloti Ayrton Senna e Roland Ratzenberger. Oltre 20.000 persone hanno raggiunto l’Autodromo nella giornata di oggi, testimoniando il legame che ancora c’è per loro e per i valori che hanno incarnato”, ha dichiarato Marco Panieri, sindaco di Imola.

Il minuto di silenzio 

Alle 14.17, ora esatta del tragico schianto, il minuto di silenzio alla presenza di Bruno Senna, nipote di Ayrton. Proprio in quel momento, sul circuito è iniziata a scendere la pioggia. “L’eredità del Primo maggio 1994 è dura da sopportare, ma se siamo qui oggi è perché abbiamo saputo trarne il meglio”, ha affermato il sindaco Marco Panieri. “Ayrton viveva di grandi valori e resta un esempio per i giovani”, ha aggiunto il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani. “Credo che questa giornata – ha poi detto il ministro, riferendosi anche a Ratzenberger – rimarrà impressa in tutti quanti noi venuti qui a ricordare due grandi campioni. Che continuano a ispirare ancora oggi: non erano personaggi effimeri, che passavano nella storia dello sport ma sono personaggi che sono rimasti non solo nella storia dello sport ma anche nella storia per quello che hanno rappresentato”.

Poi parola all’amministratore delegato di Formula 1, l’imolese Stefano Domenicali: “La Formula 1 da quel giorno è cambiata. E oggi ricorda ogni giorno con i fatti quello che è successo qui”. Infine Bruno Senna: “Ayrton (che era il mago delle piste bagnate, ndr) con questa pioggia ci ha mandato un suo ricordo”.

Al termine, la delegazione delle autorità (c’erano anche i ministri degli Esteri di Brasile e Austria) si è spostata alla curva Villeneuve, teatro dell’incidente di Roland Ratzenberger, morto il 30 aprile del 1994, che Imola ha ricordato ieri con una cerimonia alla Tosa alla presenza dei genitori del pilota di Salisburgo.

All'autodromo l'omaggio al pilota scomparso il 1 maggio del 1994

Il programma delle celebrazioni

Il programma di celebrazioni è proseguito nel pomeriggio. Nella sala stampa dell’Autodromo proiettato il documentario su Ratzenberger, seguito dalla presentazione del libro del giornalista Franco Nugnes dal titolo ‘Senna - Le verità’. In serata, alle 21, al teatro comunale Ebe Stignani lo spettacolo ‘Fresi racconta Senna’, un monologo sulla vita di Ayrton raccontata dall'attore Stefano Fresi.

Il post di Cesare Cremonini

Nel frattempo, in tanti in queste ore stanno ricordando il campione brasiliano sui social. Tra questi c’è anche il cantautore bolognese, Cesare Cremonini, che ha ricordato Ayrton anche nella sua Marmellata #25 (“Da quando Senna non corre più non è più domenica”).

“Ero a Imola il primo maggio 1994, nella tribuna davanti al rettilineo, insieme a mio padre e mio fratello – racconta Cremonini –. Ricordo ogni momento di quella giornata, dalla partenza al mattino presto fino al rombo dell’elicottero che portava Senna verso l’ospedale Maggiore di Bologna. Di quel giorno mi è rimasto dentro il silenzio che ci ha accompagnato fino a casa”.

E ancora: “Perché la morte di un poeta è così diversa da tutte le altre? Non è così quando muore un eroe. Alla morte dei poeti non ci sono favole da tramandare ai posteri, gesta da emulare. Quando muore un poeta quel che resta è qualcosa di profondo e misterioso come succede con le divinità. È questo che ha lasciato Senna, che non era un eroe. Nella letteratura dello sport, Senna è stato un poeta. Io sono diventato un po’ più grande quel primo maggio a Imola. Le domeniche non hanno più avuto lo stesso sapore infantile. Di carezze e bisticci. Un po’ di quel silenzio mi è rimasto dentro e qualche anno dopo è diventato musica”. 

Il ricordo di Salvini

"Sono passati già trent'anni da quel terribile 1 maggio: chi l'ha vissuto ha ancora impressi nella memoria sconcerto e tristezza - così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ricorda sui social Ayrton Senna -. Nel pieno della sua carriera, a 34 anni, nel tragico weekend di Imola dove morì anche il pilota austriaco Roland Ratzenberger, ci lasciava un grande campione, secondo tanti il più grande della F1 moderna, regalava sensazioni uniche e ambiva a completare la sua carriera vincendo anche con la Ferrari. Ricordi indimenticabili. Ciao Ayrton!”.

Tajani: da Imola messaggio di pace a Israele e Hamas

Il vicepremier nel suo discorso ha fatto accenno anche alla guerra in Medio Oriente: “Sono contento abbiano accettato il nostro invito il ministro degli Esteri brasiliano e il ministro degli Esteri austriaco: la loro presenza non è solo una testimonianza di vicinanza a due grandi campioni dell'automobilismo ma è anche un modo per lanciare da qui un messaggio di pace. Un messaggio rivolto a Israele, rivolto ad Hamas perché si liberino gli ostaggi, si possa arrivare a un cessate il fuoco che porti aiuti alla popolazione palestinese”.

E ancora: «Il mondo dello sport è un mondo di pace, io credo molto nella diplomazia dello sport  i valori sono la pace, il dialogo. Mi auguro che la cerimonia di oggi posa essere un messaggio positivo. Facciamo sì che la scomparsa di due grandi atleti sia un seme positivo perché i valori dello sport possano essere più diffusi e apprezzati, soprattutto dai giovani che hanno bisogno di esempi positivi”.