Alberi monumentali, Predappio e Rocca nell’albo della Regione

Gli unici della provincia inseriti nell’elenco aggiornato delle piante secolari di valore ambientale.

Alberi monumentali, Predappio e Rocca nell’albo della Regione

Alberi monumentali, Predappio e Rocca nell’albo della Regione

Fra i 77 nuovi alberi monumentali riconosciuti recentemente dalla Regione Emilia Romagna vi sono anche tre querce o roverelle di Predappio. Spiega il sindaco, Roberto Canali: "La domanda è partita dai privati. Noi siamo contenti, perché sono gli unici nuovi alberi monumentali della provincia di Forlì-Cesena, inseriti nell’elenco aggiornato delle piante secolari di valore ambientale, storico e culturale da tutelare e proteggere".

A un mese dall’approvazione da parte dell’assemblea legislativa regionale della nuova legge per la tutela degli alberi monumentali, la Regione ha accolto le richieste arrivate da Comuni e cittadini per inserire nuovi alberi nell’elenco di quelli monumentali: queste piante potranno godere di un contributo regionale che sarà previsto dal bilancio regionale per la loro manutenzione e allo stesso tempo dovranno rispettare gli standard regionali per la qualità. Lo ha stabilito il decreto del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, approvato dalla commissione Territorio e Ambiente presieduta da Stefano Caliandro, che spiega: "Si conferma l’impegno della Regione a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, a partire da dei ‘monumenti’ come sono questi alberi che tanto ricordano della nostra storia e della nostra comunità".

In questo contesto regionale, fra i 25 i nuovi alberi monumentali d’Italia che, su proposta della Regione Emilia-Romagna, hanno ricevuto il via libera dal ministero dell’Agricoltura, c’è anche una quercia o roverella secolare nel territorio di Rocca San Casciano. Dopo quest’ultimo riconoscimento, gli alberi monumentali in Italia salgono così a 622, di cui 126 in Emilia Romagna (cui vanno aggiunti i 496 riconosciuti di livello regionale), compresa appunto la quercia di Rocca, che si trova nel podere Le Tavernelle, lungo la strada medievale Forlì-Firenze, dove abita la famiglia di Rita e Carlo Monti. Racconta Romano, figlio dei proprietari: "La quercia conta diversi secoli e per abbracciare il tronco ci vogliono tre-quattro uomini".

Quinto Cappelli