Alla Cava riapre la farmacia Zuccari "È stata durissima, ce l’abbiamo fatta"

Pierluigi Zuccari: "Lavorato senza sosta per ridare le medicine ai residenti"

Alla Cava riapre la farmacia Zuccari  "È stata durissima, ce l’abbiamo fatta"

Alla Cava riapre la farmacia Zuccari "È stata durissima, ce l’abbiamo fatta"

Per un centimetro l’acqua del diluvio ha risparmiato il robot. Che è sia il cervellone sia l’enorme contenitore di tutte le medicine della farmacia Zuccari, alla Cava. Così la devastazione è stata un pochino meno impattante. E dopo una settimana di lotta sfrenata contro mota, fango e fanghiglia la farmacia ieri mattina ha riaperto. "Ce l’abbiamo fatta, ma è stata durissima" sospira Pierluigi Ziccari, titolare del punto sanitario di viale Bologna (nella foto con la figlia Rebecca e la sorella Germana), una delle aree più martoriate dal cataclisma meteorologico che ha centrato Forlì e tutta la Romagna.

"Da giorni i nostri pazienti ci chiedevano quando avremmo riaperto. Telefonate, messaggi, visite dirette – dice Zuccari –. Centinaia di persone erano rimaste senza punto di riferimento per i loro farmaci. Soprattutto gli anziani e i loro famigliari erano in ansia. La farmacia più vicina era al di là di Ponte Schiavonia, dove fino all’altroieri non si poteva neppure passare. Per questo abbiamo lavorato giorno e notte per poter riaprire al più presto".

La piena del Montone, tra martedì e mercoledì, nella sua massima e dilaniante espansione, non ha ovviamente risparmiato lo stabile della storica farmacia della Cava. "Lo scantinato era colmo. Lì ci sono i cavi e gli impianti. Ma soprattutto temevamo per il piano terra, dove c’è il robot, che gestisce automaticamente tutte le medicine – osserva Zuccari –. Se fosse andato fuori uso quello ora non saremmo qui con le porte riaperte". L’acqua al piano terra è salita fino a circa venti centimetri. Un’altra tacca e il robot sarebbe andato in tilt. "Sarebbe stato un disastro...".

La fiumana però s’è bloccata e il robot s’è salvato. "Così subito abbiamo cominciato a ripulire tutto – dice Zuccari –. È stata una battaglia. Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato, come gli ’angeli del fango’. Tante persone, tante ragazzi. Credo che ne siano passati da qui più di una cinquantina. Persone straordinarie".

Una lotta durata giorni, senza esclusioni di colpi. "A un certo punto ho bloccato per strada un paio di mezzi per l’autospurgo..." chiosa Zuccari. "Per noi riaprire la farmacia è una grande conquista, un’enorme soddisfazione: lo dovevamo ai nostri concittadini martoriati da questa catastrofe. E ce l’abbiamo fatta".

ma. bur.