Auto, aumenti in doppia cifra per le polizze

Nella provincia di Forlì-Cesena i rincari più alti della Romagna: sono pari al 10,4%. La tariffa media per l’assicurazione è di 398 euro

Auto, aumenti in doppia cifra per le polizze

Auto, aumenti in doppia cifra per le polizze

Agli aumenti del costo della vita non sfuggono neppure le polizze, tamto meno quelle automobilistiche. Il 2023 si è infatti aperto all’insegna dei rialzi dell’Rc auto. Non solo per gli assicurati che, a causa di un incidente con colpa dichiarato lo scorso anno, dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, con un aumento del costo del premio. La stangata colpisce infatti anche coloro che non hanno avuto incidenti stradali negli ultimi anni.

Negli ultimi dodici mesi, secondo l’Osservatorio Facile.it che stila in merito a tale materia un dettagliato rapporto annuale, le tariffe delle polizze auto sono tornate a crescere per tutti. A dicembre 2022 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Emilia-Romagna occorrevano, in media, 412,41 euro, vale a dire l’8,8% in più rispetto a dicembre 2021.

In provincia di Forlì-Cesena l’incremento è stato pesante (+10,4%) tale da porre la provincia al primo posto in Romagna per gli aumenti e al terzo posto in regione. Ravenna segna invece un +8,2% e Rimini è meno cara con un +6,3. Ma nonostante il rialzo, le tariffe per una Rc auto sono più basse della media regionale e nazionale. Con 398,09 euro, Forlì-Cesena è una delle tre province in regione che si colloca sotto i 400 euro. Più alte le polizze per i riminesi (con 440,78 euro sono al top in regione) e i ravennati (421,95 euro).

Ma da cosa dipendono i rincari? "Premesso che l’osservatorio di Facile.it prende in considerazione le polizze online e non quelle sottoscritte presso le agenzie – dice Matteo Mingozzi, titolare dell’agenzia 5 di Forlì dell’Allianz Assicurazioni –, i rincari sono reali. Da una parte c’è stato il tentativo delle compagnie di recuperare l’inflazione, scaricando però così un ennesimo costo sul consumatore finale, dall’altro le tariffe erano in effetti diminuite nel periodo clou della pandemia".

In linea di massima, si dice sempre che ci dovrebbe essere un rapporto fra il numero dei sinistri stradali in una provincia e i costi delle polizze Rc auto. "È vero fino a un certo punto. In realtà gli incidenti sono diminuiti negli ultimi 3 anni, per cui sarebbe stato logico attendersi un ritorno alle tariffe del 2019. Invece l’incremento si aggira in media sul 10%, anche per le politiche applicate dalle compagnie. Sarebbe opportuno – conclude Mingozzi, che fa parte del sindacato di categoria Magap – un intervento del governo per calmierare tali costi".

Tra le altre curiosità che emergono dall’osservatorio di Facile.it c’è l’identikit dell’automobilista colpito dai rincari a causa di un sinistro con colpa. A peggiorare la propria classe di merito nel 2023 sarà il 2,81% del campione femminile e il 2,31% di quello maschile. I pensionati sono la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa (3,44%), seguono ma pressoché appaiati gli imprenditori (3,43%) e quindi gli insegnanti (3,41%). Le più prudenti risultano le casalinghe, che si confermano appunto coloro che hanno dichiarato anche nel corso del 2022 meno sinistri con colpa (1,86%).