
Avis, grandi numeri. Oltre 12mila donazioni. E cresce il plasma: "ma ne serve di più"
È andata in scena ieri pomeriggio al teatro Diego Fabbri la grande festa di Avis per ringraziare i suoi donatori più longevi e assidui. Oltre 600 i volontari che si sono contraddistinti per il loro impegno in questi anni, che sono stati premiati con una benemerenza sul palco cittadino in presenza delle autorità locali. L’incontro, con un fitto programma di interventi, prevedeva l’assemblea dei soci con la rendicontazione delle attività del 2023 e i progetti per l’anno in corso. Ad aprire l’evento il presidente Avis di Forlì, Roberto Malaguti: "Questa giornata è un momento molto importante per l’associazione perché si tirano le somme e si pensa al futuro. In questi tre anni di mandato – continua Malaguti –, tanto è stato fatto e i frutti, in termini di donazioni, si vedono".
I numeri parlano chiaro: "Abbiamo avuto, presso il nostro centro all’ospedale Morgagni-Pierantoni, 12.200 donazioni tra sangue e plasma – spiega Marco Gentile, responsabile dell’Unità di Raccolta di Forlì - e altre 3.000 prestazioni per esami di controllo, colloqui, telefonate di consulto. C’è stato un leggero calo delle donazioni di sangue, ma un deciso aumento del plasma, circa il 10% in più rispetto al 2022. In totale abbiamo avuto una crescita di 300 donazioni facendo il confronto all’anno precedente in tutto il comprensorio forlivese". La fotografia ‘scattata’ da Avis a fine 2023 mostra 6.016 donatori idonei e altri 280 sospesi temporaneamente causa patologie, viaggi in Paesi a rischio e altro.
Le sfide per il futuro sono tante e impegnative: "Per quest’anno vorremmo aumentare la raccolta del plasma – continua Gentile – perché in Italia non abbiamo ancora raggiunto l’autosufficienza; c’è un gap di circa il 20%. Non solo, vorremmo anche richiamare i donatori inattivi e mantenere i volumi di raccolta di sangue invariati". Per tenere alta l’attenzione sulla donazione di plasma, l’associazione ha istituito simbolicamente il 2024 come ‘Anno giallo’. Il colore paglierino è anche la tinta scelta per le casacche fornite ai volontari presenti a teatro ieri per una foto ricordo
Da sempre Avis è impegnata su molti ambiti, infatti, conta diversi comitati, tra questi le sezioni sportive dei podisti, ciclisti e i neonati del motorsport. Non solo, c’è anche un gruppo ‘Giovani’ che presto mostrerà i frutti del lavoro dell’ultimo anno: ovvero la creazione di otto videoclip che verranno pubblicati sui social per promuovere la donazione tra i coetanei.
"Avis si è spinta anche oltre i limiti nazionali – sottolinea Giulio Marabini, vicepresidente –: lo scorso anno abbiamo avviato il progetto ForLibano. Col nostro aiuto è stato possibile costruire pannelli solari in una scuola e offrire visite di screening alle donne oltre i 40 anni". Ma si sa, il Bene genera Bene: "Durante l’alluvione nella nostra città – continua Marabini –, gli studenti libanesi hanno inviato aiuti e cantato Romagna mia a scuola".
Il pomeriggio è stato allietato anche da un intermezzo del comico Paolo Franceschini, che insieme alla sua chitarra ha fatto cantare e ridere tutta la platea. Tra le benemerenze consegnate ieri, c’è anche la medaglia d’oro con diamante per i volontari che hanno raggiunto le 120 donazioni. Sono stati premiati dal sindaco Gian Luca Zattini: Italia Bianchetelli, Enrico Saporetti, Umberto Ventrella, Claudio Di Marco, Werter Vaniglini e Maurizio Bondi. "Siete indispensabili e insostituibili – chiosa il primo cittadino –. Il sangue e il plasma sono presìdi fondamentali. Se la raccolta va così bene è solo grazie allo spirito dei romagnoli e alla loro cultura della solidarietà".