Bosco di Corbara nuova zona protetta speciale

L’area verde di Civitella, vicino Voltre, fu studiata negli anni ’50 dal noto naturalista Zangheri.

Bosco di Corbara nuova zona protetta speciale

Bosco di Corbara nuova zona protetta speciale

Il Bosco di Corbara in Comune di Civitella diventa Zona di protezione speciale (Zps) e Zona speciale di Conservazione (Zcs) entrando a far parte della Rete Natura 2000 della Regione Emilia Romagna. "L’obiettivo – precisa il sindaco Claudio Milandri – è la conservazione della biodiversità nel territorio di Civitella, e la tutela degli habitat (foreste, praterie, ambienti rocciosi, zone umide) e delle specie animali e vegetali rare e minacciate. Il Bosco di Corbara vicino a Voltre è un’area di particolare pregio ambientale e attraverso l’Agenda 2030 sono possibili interventi di ampliamento della rete ecologica regionale e di miglioramento ambientale e forestale, con incentivi e indennizzi per un’agricoltura sempre più attenta alla biodiversità". A seguito di sopralluoghi ed interlocuzione con l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Romagna e delle operazioni di analisi compiute per conoscere gli habitat, la flora e la fauna locale del territorio comunale da valorizzare e salvaguardare dal punto di vista della biodiversità è stata individuata una zona di circa 59,30 ettari, nel bacino idrografico del Voltre (zona Corbara), in buona parte entro i confini della zonizzata rete ecologica regionale con caratteristiche idonee per presenza di habitat e specie riconducibili alla direttiva comunitaria ‘Habitat’, documentate anche da una pubblicazione di Giancarlo Tedaldi direttore del Museo di Ecologia di Meldola e della Riserva naturale orientata Bosco di Scardavilla.

"Questo ambiente è stato studiato negli anni ‘50 dal grande naturalista forlivese Pietro Zangheri. La situazione vegetazionale degna di nota e sicuramente riconducibile a quella descritta da circa un mezzo secolo fa per il Bosco di Scardavilla – commenta Tedaldi – è ancora presente in un querceto a dominanza di Cerro, localizzato su un potente affioramento di conglomerati, non lontano da Voltre di Civitella, presso la località Cà Sasso-Corbara dove è stato rilevato un florido popolamento di Erica arborea; nel sottobosco sopravvivono ancora alcuni esemplari di Calluna vulgaris che si compongono assieme alla stessa Erica. Ai margini della formazione arborea sono presenti anche il Cisto rosso e la Ginestra dei Carbonai (notoriamente calcifuga), nonché un buon numero di orchidee spontanee senza dimenticare il bucaneve, probabilmente la stazione più vicina alla pianura della valle del Bidente e non solo".

"Un ambiente magico che mi ha colpito durante il sopralluogo e sono convinto che la tutela di questa area consentirà anche la possibilità di attivare – conclude Milandri – specifici canali di finanziamento per la conservazione, la valorizzazione e la salvaguardia dei sistemi naturali e dei servizi ecosistemici".

Oscar Bandini