Buoni pasto, la replica dell’Ausl ai sindacati

La direzione dell'Ausl Romagna risponde ai sindacati riguardo alla fruizione della mensa e dei buoni pasto, smentendo affermazioni non veritiere. Il valore massimo del buono pasto è di 5,16 euro, con un contributo fisso di 1,03 euro per pasto. Le modalità di fruizione rispettano il contratto nazionale di lavoro, garantendo una pausa di almeno 30 minuti per il pasto. Recuperi monetari previsti per irregolarità nella fruizione della mensa.

"In risposta ai sindacati in merito alla fruizione della mensa o dei buoni pasto per i dipendenti dell’Ausl Romagna la direzione aziendale crede doveroso confutare affermazioni che nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti". Con una nota l’azienda precisan che il "valore del buono pasto non può superare 5,16 euro e il dipendente è tenuto a contribuire in ogni caso nella misura fissa di 1,03 euro per ogni pasto". Le modalità di fruizione del pasto sono state definite nel rispetto del contratto nazionale di lavoro, che prevede che, qualora la prestazione di lavoro giornaliera ecceda le sei ore, il personale, purché non in turno, ha diritto a beneficiare di una pausa di almeno 30 minuti al fine del recupero delle energie psicofisiche e della eventuale consumazione del pasto. "È stata informata la parte sindacale, assieme ai dipendenti che sarebbero stati attivati i recuperi monetari verso coloro che hanno fruito della mensa in maniera irregolare. Proprio al fine di consentire la sistemazione del cartellino, l’azienda, su richiesta sindacale, ha posticipato il recupero dal mese di aprile a quello di maggio".