Carovana di ’Ape’ fa un pit stop a Rocca

Il tour di un gruppo di amici attraverso la Romagna, in paese hanno fatto tappa e incontrato il sindaco.

Carovana di ’Ape’ fa un pit stop a Rocca

Carovana di ’Ape’ fa un pit stop a Rocca

Nel lunghissimo ponte che unisce idealmente il 25 aprile e il 1° maggio, anche l’Appennino è stato preso d’assalto da tanti turisti, a partire da quelli che hanno fatto la classica gita fuori porta fino ad arrivare a quelli che si sono fermati qualche giorno, scegliendo in particolare di soggiornate negli agriturismi. Ma in questi giorni molti hanno anche notato transitare per strade e paesi dell’Appennino una curiosa carovana composta da poco meno di una decina di ape sfreccianti e con sventolanti bandiere italiane, guidati da festanti giovani "che hanno seminato un clima di festa dovunque si sono fermati", come commentano in tanti.

Ma chi erano questi strani "animatori dell’Appennino romagnolo con questi insoliti autoveicoli poco turistici, ma usati più come mezzi di brevi trasporti?" Risponde Francesco Leoni, capobanda del gruppo partito da Passo Gatto, frazione di Lugo di Romagna: "Siamo un gruppo di giovani amici e per il secondo anno consecutivo abbiamo organizzato ‘L’Ape Romagna Tur’ (sì, Tur proprio con la u), per attraversare tutta la Romagna, in particolare quella appenninica, da Imola a San Leo e San Marino, da Casola Valsenio a Brisighella e Marradi, dal passo del Muraglione a Premilcuore, Santa Sofia, Galeata e Civitella, da Sarsina a Nuova Feltria al Riminese, per ritornare da Borello, Bertinoro, Meldola, Rocca delle Caminate, Predappio, Rocca San Casciano, Portico, il vulcano del Monte Busca, Tredozio, Modigliana e rientro a Lugo". Accolti sempre nei vari paesi con tanta simpatia, in un clima di festa e amicizia, come è avvenuto in piazza Garibaldi a Rocca San Casciano, dove i goliardici ‘apini’ hanno scattato foto col sindaco Pier Luigi Lotti, molto divertito (vedi foto), mentre a Portico, antico paese dei gatti, hanno proposto un futuro gemellaggio col loro paese della Bassa, appunto Passo Gatto.

Quinto Cappelli