MATTEO BONDI
Cronaca

Casara e Zattini puntano su ‘La Civica’: "Tanti vogliono entrare, c’è entusiasmo"

Il nome ‘Forlì Cambia’ sarà scritto più in piccolo. La lista celebra l’intesa con Italia Viva e Azione: "Ci allarghiamo rispetto al 2019"

Casara e Zattini puntano su ‘La Civica’: "Tanti vogliono entrare, c’è entusiasmo"

Casara e Zattini puntano su ‘La Civica’: "Tanti vogliono entrare, c’è entusiasmo"

La prima lista a scendere in campo per le prossime elezioni amministrative è Forlì Cambia, che sostiene il sindaco Gian Luca Zattini. È stato anche presentato il nuovo simbolo con una novità: il nome con cui si presentò nel 2019, Forlì Cambia, è scritto piccolo sotto a ‘La Civica’. "Perché noi ci sentiamo così – spiega la presidente dell’associazione Forlì Cambia e assessore all’Istruzione, Paola Casara –. Il nostro è un progetto civico per la città, nato nel 2019 a sostegno di Gian Luca Zattini. In questi cinque anni abbiamo rimesso in piedi la città. Adesso, con le prossime elezioni, è ora di far correre Forlì".

La lista civica nel 2019 sfiorò l’11% dei consensi e portò in consiglio comunale ben 4 rappresentanti. "Un progetto che è cresciuto – continua Casara –. In questi cinque anni è stato fatto un gran lavoro, anche in questi ultimi mesi. Sono state tante le persone che si sono avvicinate, che ci hanno cercato. Tanti anche i giovani". I nomi dei candidati consiglieri non sono ancora stati resi noti, ma le novità rispetto a cinque anni fa sono proprio di questi giorni, con lo schierarsi a favore di Zattini prima di Italia Viva, poi di Azione, con loro esponenti che entreranno, appunto, nella civica.

È lo stesso sindaco, Gian Luca Zattini, a commentare queste scelte: "Ci allarghiamo rispetto al 2019. Forze politiche diverse da noi hanno riconosciuto il nostro lavoro svolto con attenzione, inclusività ed equilibrio. Per questo Italia Viva, Azione e Noi Moderati saranno con noi. Nei prossimi mesi avremo, così, un confronto tra un centro-destra e una sinistra-sinistra...". Come dire che a sostegno di Graziano Rinaldini non ci sono – almeno per ora – alleati di centro. A proposito: ‘Noi Moderati’ è il movimento che raggruppa i partiti fondati dall’ex ministro Maurizio Lupi, dal governatore della Liguria Giovanni Toti e dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

Il sindaco ha poi proseguito il suo intervento ripercorrendo quanto fatto in questa legislatura: "Abbiamo messo al centro del nostro agire un’amministrazione moderata, inclusiva. Abbiamo cambiato le cose, rispettando la storia della città". Una sottolineatura particolare sulle ‘difficoltà’ di questi anni. "Due anni di pandemia, poi un anno con la crisi energetica che ha fatto pensare alle città vicine a noi di spegnere la pubblica illuminazione: l’idea non ci ha neanche sfiorato. Poi, la tragedia più grande che la città abbia mai vissuto, l’alluvione". Qui arriva poi una frecciatina alla Regione: "Quando raccontano di come sia stato tutto pagato per il terremoto non dicono che i beni mobili non sono mai stati risarciti e che i primi soldi sono arrivati dopo due o tre anni. Per l’alluvione i soldi il governo li ha messi, dobbiamo snellire le procedure perché famiglie e imprese possano accedervi".

Chi saranno i candidati consiglieri? Ancora non viene svelato. Un ringraziamento è stato fatto per i quattro uscenti: la capogruppo Elena Morra, Elio Dogheria, Maria Teresa Rinieri e Loris Ceredi. "Hanno svolto un ottimo lavoro – ha commentato il sindaco – e decideranno loro se vorranno essere della partita ancora". Su chi – e quanti – saranno i candidati in quota Italia Viva, Azione e Noi Moderati, invece glissa: "È ancora presto, ci stiamo lavorando, anche grazie all’entusiasmo portato da tante persone nuove". Quasi sicuramente della partita sarà anche Sara Samorì, ex assessora allo sport della giunta da Davide Drei (Pd), fuoriuscita dal Pd e oggi nel gruppo misto.

A proposito: quanto raccoglierà la lista ‘La Civica’ alle prossime elezioni? "Anche un 47 o 48% va bene", scherza il sindaco, che però si dice convinto di vincere al primo turno.