"Centro storico, 5 anni di idee fallimentari"

Il centro storico di Forlì è criticato da Alleanza Verdi e Sinistra per la sua situazione di degrado, con negozi vuoti e politiche culturali fallimentari. La coalizione di centrosinistra accusa il centrodestra di aver sprecato risorse e di non aver reso il centro accessibile ai cittadini.

"Secondo Zattini e Cintorino il centro storico di Forlì sarebbe in sofferenza, con negozi vuoti e case fatiscenti, perché i cittadini non l’amano. Il centro, su cui questa Amministrazione aveva fatto tante promesse, rappresenta il loro più clamoroso fallimento". È dura la nota firmata da Alleanza Verdi e Sinistra, da Alessandro Ronchi e Marisa Fabbri, che accusano il centrodestra di aver puntato solo su "lotta al degrado", "sotto il profilo repressivo e con discutibili misure di polizia", racchiuse in "quell’abominio del Regolamento di polizia urbana" e gli "ancor più discutibili festeggiamenti di ogni tipo, costosissimi, vuoti nei contenuti e di pessimo gusto come le luminarie o il videomapping". Un centro che non è "luogo d’aggregazione, dove passeggiare e fare acquisti".

I due esponenti della coalizione di centrosinistra parlando di "spreco" delle risorse del Pnrr "per fare parcheggi, con progetti dai costi esorbitanti rispetto ai benefici". Avrebbero preferito un centro "più accessibile con navette, parcheggi scambiatori e altri sistemi". Al posto della pensilina, "nemmeno una panchina sostitutiva per gli utenti dei bus". E infine "particolarmente fallimentare è apparsa la politica culturale nel centro storico: musei e collezioni chiusi e abbandonati, lo smantellamento del Palazzo Romagnoli e delle sue importantissime collezioni, gli usi discutibili dell’ex Santarelli e della ex palestra del Campostrino, iniziative sbagliate come palazzo Albertini, destinato a diventare un altro buco nero in piazza Saffi, il ridicolo ‘miglio bianco’ che bianco non è".

Per Verdi e Sinistra si tratta di "politiche fatte di spot improvvisati". Secondo Ronchi e Fabbri, "in 5 anni la situazione è peggiorata e la responsabilità è di chi aveva gli strumenti e l’inedita disponibilità di risorse del Pnrr da poter sfruttare". Ora, "dopo aver scaricato la colpa per anni sulle amministrazioni precedenti ora non si cerchi di riversarla sui cittadini, ’rei’ di non amare il loro centro storico".