Commissione d’indagine Biondi presidente: "Agire come se i danni fossero i nostri"

Il capogruppo di Forza Italia nominato nella prima riunione dell’organismo istituito per far luce sul disastro, ristorare i cittadini e fare prevenzione. Ha invocato lo "spirito di comunità".

È Lauro Biondi, capogruppo di Forza Italia, il presidente della commissione consiliare di indagine e di studio sull’emergenza alluvione. Il ‘decano’ degli amministratori locali è stato nominato ieri durante la prima riunione dell’organismo istituito per far luce sull’evento calamitoso dello scorso maggio, ma anche per ristorare i cittadini danneggiati e fare prevenzione.

La nomina è andata in scena in un clima collaborativo, caratterizzato dalla comune volontà di tendere una mano a una città messa in ginocchio, rinunciando a schermaglie e intransigenze partitiche in nome di un superiore spirito di comunità. Il neo presidente, proposto dalla maggioranza, è stato scelto con 12 voti a favore e due astensioni: unico a non esprimere preferenze, oltre allo stesso Biondi, il rappresentante di Forlì e Co. Federico Morgagni. "Prendo atto della nomina – ha dichiarato Morgagni –: più che alla persona è necessario guardare al metodo: si dovrà operare in maniera aperta, rapida e il più efficace possibile". Trasparenza da tradurre altresì in partecipazione: "Propongo la diretta streaming delle sedute, il coinvolgimento di quartieri e i cittadini, la divulgazione dei verbali ma anche la diffusione dei dati, degli atti e dei tabulati affinché possano essere adeguatamente studiati". Il consigliere ha inoltre invitato i 13 ‘colleghi’ a donare i gettoni di presenza al fondo pro alluvionati.

Massima apertura verso Biondi anche da parte della pattuglia Pd guidata da Hafi Alemani. "Partiamo dall’analisi di un evento straordinario ma che non è escluso possa ripetersi in futuro – le parole del dem –. Dobbiamo dare risposte immediate ai cittadini, facendo censimento casa per casa, spiegando ogni aspetto di una calamità drammaticamente presente anche se già entrata a far parte della storia della nostra città. Ma anche lavorare in funzione di qualcosa di più alto come la futura progettazione urbanistica generale". Una disponibilità a collaborare che non si tradurrà tuttavia in una "cambiale in bianco", il monito di Alemani.

Se Massimo Marchi (Italia Viva) invita a "lavorare all’insegna del coraggio, evitando di fare processi, individuando colpe e colpevoli", e a fare prevenzione a fronte di un clima che va ‘tropicalizzandosi’, tutti concordano sulla necessità di essere pragmatici per ottenere qualcosa di tangibile in tempi rapidi.

Onorato dell’incarico ricevuto, Biondi in un primo momento ha declinato l’invito a insediarsi sul primo scranno, normalmente appannaggio del sindaco, sentendosi poco ‘primus’ e molto ‘inter pares’. L’esponente di Forza Italia ha invitato la commissione a incarnare un superiore "spirito di comunità, come se i danni dei nostri concittadini fossero i nostri" e a partire dal "recupero dei dati, dal confronto con le istituzioni verso le quali avremo il massimo rispetto". Ribadita la necessità di condividere la totalità delle scelte, a partire dall’utilizzo del 1.100.000 euro di donazioni, e della scaletta delle priorità, Biondi si è poi soffermato sulla nomina del vicario: la scelta, "il momento più alto della rappresentatività", toccherà al centro-sinistra. Chiede a gran voce sollecitudine Fabrizio Ragni (Fratelli d’Italia), subito accontentato: le prossime convocazioni della commissione sono state fissate per martedì 8 e giovedì 24. "Dovremo farci trovare ‘preparati’, con la ricognizione delle proposte e degli obiettivi" la chiosa del rappresentante di centrodestra.

Francesca Miccoli