Comunità energetica a Dovadola e Tredozio

I due Comuni hanno stretto un’intesa che prevede l’installazione di nuovi impianti per la generazione da fonti rinnovabili

Comunità energetica a Dovadola e Tredozio

Comunità energetica a Dovadola e Tredozio

Nei giorni scorsi è stata costituita la Comunità energetica rinnovabile (Cer) ‘Val Montone-Val Tramazzo’, d’intesa tra i Comuni di Tredozio e Dovadola, Acer, Ausl della Romagna e Fmi Sportello Energia. La sede legale si trova presso il Comune di Tredozio e il Cda è costituito da Andrea Amadei (presidente), Milad Basir e Natacha Gentilini (consiglieri). Il progetto di comunità energetica si basa sulla produzione di energie rinnovabili per fornire benefici ambientali, economici e sociali agli associati, sotto forma di autoconsumo, secondo i dettami della transizione energetica. Scopo della Cer – spiega il presidente Andrea Amadei – è l’autoconsumo e il contestuale utilizzo di quanto prodotto, grazie all’installazione di nuovi impianti per la generazione da fonti rinnovabili. Gli incentivi che la Cer riceverà, non avendo scopo di lucro, verranno interamente redistribuiti alla comunità energetica e assegnati ai propri soci o a servizi di comunità, scuole, strutture sanitarie e utilizzarli anche a contrasto della povertà energetica, in favore dei soggetti fragili che faticano a pagare le bollette".

Commentano i sindaci di Tredozio e Dovadola, Simona Vietina e Francesco Tassinari: "La comunità energetica avrà, inoltre, la possibilità di partecipare ai bandi regionali per la costruzione di nuovi impianti fotovoltaici, sfruttando specifici fondi riservati ai comuni più piccoli, come nel caso di Tredozio e Dovadola". Fondamentale il supporto tecnico-amministrativo di Fmi, che ha fornito la consulenza per la costituzione della Cer e per la partecipazione al bando della Regione per lo sviluppo delle Comunità energetiche, grazie al quale è arrivato un contributo di 50mila euro a copertura del 90% spese iniziali previste, cui si aggiungerà a una quota marginale conferita dai due comuni partecipanti. Nelle prossime settimane verrà compiuto l’iter per il riconoscimento formale dell’associazione, per aprire la Cer ai soggetti produttori e consumatori che vorranno farne parte, con studi di fattibilità per ampliare la rete di autoproduzione di energia.

Quinto Cappelli