Così la scuola è ripulita In azione i volontari Il grazie dei bambini: "Siete la nostra luce"

Roncadello, scambio di messaggi tra alunni e Protezione civile dal Friuli. Gli istituti di Romiti, Cava e Villagrappa potrebbero riaprire lunedì.

Così la scuola è ripulita  In azione i volontari  Il grazie dei bambini:  "Siete la nostra luce"

Così la scuola è ripulita In azione i volontari Il grazie dei bambini: "Siete la nostra luce"

"Nel grigiore di questo fango siete stati la nostra luce": è la dedica, commovente, che i bambini della scuola primaria ‘Decio Raggi’ di Roncadello hanno rivolto, mercoledì mattina, a volontari e funzionari della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Il contingente, infatti, ha eseguito in tempi record – solo due giorni – la pulizia dell’edificio, che era stato completamente invaso da acqua e fango al pianterreno. Permettendo, così, agli alunni di riprendere le lezioni. La scuola si trova infatti proprio nella parte più colpita del paese.

"Con il loro lavoro incessante e la loro dedizione, queste persone hanno compiuto un vero miracolo", esordisce la dirigente dell’istituto, Paola Giannetti. "Data la rilevanza del danno che abbiamo subito, avevamo ormai dato per perso l’anno scolastico. Invece siamo tornati già sui banchi e stiamo pensando di organizzare anche una piccola festa di fine anno: un’altra idea che avevamo accantonato dopo l’alluvione. È giusto restituire ai bimbi un briciolo di spensieratezza, se la meritano appieno".

Il bigliettino con dedica – rigorosamente scritto a mano e legato a un portalampade, in cui era inserita una candela con la fiammella accesa – non è stato l’unico dono che gli uomini della Protezione Civile hanno ricevuto dagli alunni della scuola di Roncadello. Al loro arrivo, infatti, i volontari hanno trovato i bimbi riuniti nel cortile, impettiti e pronti a intonare, in coro, ‘Romagna mia’. "È stato un momento commovente, credo resterà scolpito nella nostra memoria per molto tempo", prosegue la dirigente. "Quando le cose torneranno ognuna al loro posto, i mobili saranno ricomprati e gli spazi saranno di nuovo agibili, ci ricorderemo sempre del senso di solidarietà e vicinanza che siamo stati capaci di ritrovare in questa immensa tragedia. Ci siamo fatti forza a vicenda, sia gli adulti che i più piccini si sentiti parte di una comunità, di una rete di protezione. Avevamo smarrito la dimensione umana, ma ora lo sappiamo: la qualità delle relazioni è ben più importante delle cose di cui siamo soliti circondarci. È una lezione importante, che ci fa ben sperare per il futuro".

Maddalena De Franchis