OSCAR BANDINI
Cronaca

"Così restaureremo la Villa di Teodorico"

Il Comune di Galeata ha approvato il progetto da 1 milione di euro. Il sindaco Pondini: "L’obiettivo è concludere i lavori entro il 2026"

"Così restaureremo la Villa di Teodorico"

L’attuale area della Villa di Teodorico

L’amministrazione comunale di Galeata ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica (primo stralcio) per il restauro, conservazione, riqualificazione funzionale, energetica e musealizzazione del sito archeologico della Villa di Teodorico del VI secolo d.C. redatto dall’architetto forlivese Emanuele Ciani. Progetto del costo complessivo di 999.527 euro che si cercherà di coprire con una richiesta di contributo di 500.000 euro su un bando della Regione Emilia Romagna, con la richiesta al Ministero della Cultura per 350mila euro e il resto con fondi comunali.

"La Villa di Teodorico costituisce il punto di maggiore interesse storico-archeologico del Parco archeologico cittadino – precisa il sindaco Francesca Pondini – e rappresenta un elemento cruciale per la promozione del turismo culturale e sostenibile. Vogliamo procedere alla conclusione di un percorso volto a consolidare la collaborazione con la città di Ravenna, in occasione delle celebrazioni teodoriciane del 2026, generando positive ricadute economiche e turistiche per il territorio di Galeata".

Il progetto prevede inoltre interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di percorsi tattili accessibili ai non vedenti, inclusa la produzione di pannelli in braille, per garantire l’accessibilità a tutti i visitatori. "Con le decisioni assunte nell’ultima seduta di giunta – aggiunge Pondini – il Comune si è impegnato nell’ambizioso progetto di rendere fruibile al pubblico nella sua completezza, l’area archeologica della Villa di Teodorico, oggetto di indagini e di studio da parte degli istituti universitari di Bologna e Parma ma anche di grandi investimenti pubblici da oltre venticinque anni".

Le azioni quindi riguarderanno, oltre al restauro, la musealizzazione, l’accessibilità e la sostenibilità energetica del sito archeologico a completamento della parziale copertura dell’impianto termale effettuata nel 2020. La villa del VI secolo costituisce il polo di interesse principale del Parco Archeologico che segue il percorso dell’antica Via Romea Germanica includendo importanti beni culturali.

"Con la musealizzazione dell’area (settori termale, residenziale e strutture di pertinenza) ci si propone di rendere strutturale la collaborazione con Ravenna con positive ricadute sul settore economico-turistico. Le opere consisteranno nel completamento della copertura del settore termale, la messa in luce e copertura settore residenziale con ambienti pavimentati a mosaico e – conclude Pondini – rendere fruibili le aree attraverso un percorso di visita, l’allestimento di aree verdi e un restauro generale".