Cultura, Melandri non ci sta: "Dalla Rocca all’Art Bonus: rivendico idee coerenti"

L’assessore replica al documento firmato da 46 intellettuali: restauro del Merenda e ’Un’opera al mese’ sono solo alcune delle iniziative su cui ha puntato.

Cultura, Melandri non ci sta: "Dalla Rocca all’Art Bonus: rivendico idee coerenti"

Cultura, Melandri non ci sta: "Dalla Rocca all’Art Bonus: rivendico idee coerenti"

A poche ore dall’uscita del documento firmato da 46 intellettuali che punta il dito contro la politica culturale cittadina arriva – in un video pubblicato sui social – la replica dell’assessore Valerio Melandri. Il documento parlava di "cultura in tilt", "vuota nel concetto, debole nel progetto", troppo votata alla spettacolarizzazione e povera di contenuto. Tra i nodi ci sono la chiusura di diversi contenitori culturali, la tardiva riapertura della Rocca di Ravaldino, la demolizione della casa di Morgagni, l’"ignoranza dell’esistenza dei depositi culturali di via Asiago", e "la cancellazione del percorso nell’arte contemporanea di Palazzo Romagnoli". Si parlava anche di "interruzione di tante esperienze di collaborazione con i centri di aggregazione culturale, la mancanza di qualsiasi attività espositiva, convegnistica, didattica intestata al Comune".

Melandri parte lapidario: "Rivendico con forza le scelte di questa amministrazione. Quando siamo arrivati 5 anni fa la Rocca di Caterina era abbandonata da oltre 10 anni e non c’era nessun tipo di iniziativa culturale degna di questo nome. Noi abbiamo preso in mano la città e abbiamo avuto idee coerenti". L’assessore elenca, poi, gli interventi principali: "Siamo partiti da alcuni grandi filoni: Risorgimento, lavorando per la riapertura di villa Saffi; Caterina Sforza: abbiamo fatto uno studio sulla Rocca ed eseguito i lavori, arrivando alla riapertura; palazzo Merenda che era abbandonato da 20 anni, con il rischio che intervenissero danni ancora superiori". Il restauro del Merenda è la causa dello spostamento della collezione Verzocchi a palazzo Albertini: "Abbiamo pensato che l’unica possibilità fosse chiudere il Merenda e, nel frattempo, portare la biblioteca nel solo luogo forlivese che potesse accoglierla. Ora facciamo lì una biblioteca in un luogo bello e accogliente finché i lavori non saranno terminati". L’assessore continua: "Abbiamo organizzato ‘Un’opera al mese’ che per 20 volte ha portato centinaia di persone a confrontarsi con uno storico dell’arte; poi c’è l’Art bonus che non era mai stato attivato, noi l’abbiamo fatto raccogliendo milioni di euro da privati per la cultura e siamo stati premiati due volte, una per l’Auditorium della musica e l’altra per la stagione teatrale al Fabbri". Quindi chiosa: "La cultura non è al servizio della politica, ma degli esseri umani, per far sì che ogni singola persona abbia un suo criterio per giudicare la realtà, perché la cultura è proprio il dare a tutti il senso critico sulla realtà. Il compito dell’amministrazione è valorizzare ciò che in città già esiste e far sì che le cose vengano realizzate dalle singole associazioni. È stato proprio questo il nostro lavoro in questi anni".

Sofia Nardi